Soffia il Mistral giù Read e Villa di Giorgio Viglino
Soffia il Mistral giù Read e Villa Motomondiale in Francia Soffia il Mistral giù Read e Villa Senza danni le cadute dei due piloti Buono l'esordio di Toracca con la Mv (Dal nostro inviato speciale) Le Castellet, 28 manto./ // campionato mondiale comincia domani dopo il prologo primaverile reso quest'anno più incerto dai troppi incidenti occorsi a piloti anche di gran nome, dimostrazione in più che lar correre atleti ancora impreparati è un rischio grosso. Del resto la stagione comincia già fin troppo presto con questo campionato del mondo che affronta al « Paul Ricard * un Mistral freddo freddo che tira via con raffiche impetuose. Può essere il banco di prova adatto per I velisti convenuti per una Coppa Europa all'isola di Bendor. ma a noi che seguiamo e a quelli che praticano questo assai più rumoroso port motociclistico, il vento dà soltanto un lastidio acuto, gela le mani e magari cambia l'equilibrio già non troppo facile sulle moto che corrono a duecento all'ora. Per questa ragione oggi sono caduti subito ai primi giri di prova Read e Villa, senza procurarsi gravi danni. Il circuito di gara è conosciuto per le tante gare d'auto organizzate nei pochi anni trascorsi dalla sua nascita. E' un tracciato moderno, decisamente sicuro, grazie alle protezioni « morbide - che sono poste all'esterno di ogni curva al posto del guard-rail, che però contorna tutti I rettilinei, cosa non Ideale per i motociclisti. Il percorso è misto, molto da guidare nella parte sud, ma dopo una virata di ritorno quasi tutto il cammino fatto prima con curve e controcurve viene recuperato con il lunghissimo rettilineo del Mistral, nome non casuale poiché i concorrenti si trovano a dover subire i colpi del vento al traverso. Oggi nelle prime prove Ubere anche se nessuno ha spinto a fondo — molti non si sono addirittura presentati per ridurre di un giorno le spese di soggiorno in una Francia sempre più costosa — si è già avvertito il disagio di queste avverse condizioni atmosferiche e il centro velico di Bendor prevede un rinforzo del vento per i prossimi giorni. Allegria! Per Armando Toracca oggi è stato il giorno dell'esordio in sella alla Mv. Era emozionato, ma l'emozione non si vedeva sul viso dal colorito olivastro che gli frutta il soprannome di Ramon. Armando, o Ramon se preferite, è un ragazzo magro, il viso è su due dimensioni, altezza e profondità, larghezza no, e se lo vedete di taccia correte a cercare il profilo per avere qualcosa di concreto. Bergamonti. che prima di arrivare alla Mv. suo massimo traguardo e purtroppo sua ultima meta, aveva vivacchiato a lungo in seconda lila, usava dire: « Su questa di cavalli ce ne sono tanti, ma sono tutti domati ». Anche Toracca, passando dalla Paton, che è messa insieme da un volenteroso artigiano, alla Mv non ha avuto grossi problemi anche se prima di riuscire a sfruttare a fondo le qualità della moto dovrà fatalmente impiegare un bel po' di tempo per capirne i difetti. In definitiva tocca a Read contrastare Agostini e il suo compito \ può essere al più di vedersela ' con Kanaya — grosso ritorno a due anni dal ritiro susseguente alla morte di Saarinen — o con Lansivuori, che un po' acciaccato ancora dalla caduta di Daytona, si presenta in campo con la sua nuova macchina, la Suzuki vecchia di un anno. Phil Read l'ha fatta da protagonista con la sua caduta al primo giro. Nella strisciata ha riportato, manco a farlo apposta, una lieve lacerazione al dito mignolo della mano destra che già gli ha dato tanti guai nella passata stagione. Poi è stata la volta di Villa, a sua volta ruzzolato sempre In seguito ad un colpo di vento. Non è comparso, invece, in primo piano Agostini, anche perché difficilmente la farà da protagonista in questa giornata di approccio. Oggi si è limitato a fare il suo consueto bagno di popolarità at torniato da una massa già consi stente di tilosl destinata ad au mentare. poi in pista è apparso soddisfatto dei suoi mezzi. Giorgio Viglino
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