Paradiso in acqua

Paradiso in acqua BARCA A VELA Paradiso in acqua Nel corso di un viaggio in Inghilterra e in Scozia per motivi di lavoro dò un'occhiata allo sport della vela. E' veramente popolare ma viene esercitato in modo diverso da quanto immaginiamo In Italia. La stragrande maggioranza dei velisti si diverte su barche piccole, vecchiotte e spartane, spesso di proprietà collettiva. Millecinquecento clubs velici possiedono «derive», barche a chiglia di cinque-sei metri, barche scuola, usate a rotazione dai soci. Quasi tutte le università hanno un c/ubvelico: pagando una sterlina l'an-no, poco più di 1500 lire, gli stu- denti hanno a disposizione piccole barche a vela e attrezzature. Inglesi e scozzesi sono in gran numero «marinai di acqua dolce», La definizione, per nulla offensiva, sorprenderà chi pensa alle favolose regate del Solent e del Fastnet, alle Imprese di Chichester e di Blyth. In realtà le acque inter-ne sono molto più accoglienti del-la Manica e del Mare del Nord (sessanta giorni di tempesta su 365). Offrono la possibilità di praticare la vela con spesa molto ridotta, su barche minime, spesso utilizzando i laghi artificiali creati per abbellire il paesaggio, come quello della Epping Forest e della Lee Valley, a mezz'ora da Londra. Quasi tutte le new towns hanno uno o più laghi artificiali, spesso collocati nel centro della città. I parchi nazionali e forestali della Scozia sono un paradiso per la vela, con migliaia di fiordi, isole, laghi, e venti molto tesi, purtroppo gelidi in questa stagione. Le stesse amministrazioni dei parchi provvedono le barche: oppure intervengono i circoli velici, che noleggiano derive e scafi per piccole crociere. Il noleggio è un capitolo interessante. Si arriva alla formula della vacanza «assortita» che com prende il noleggio di un cavallo edi una barca a vela nella località prescelta. Sulla costa occidentale della Scozia, ricchissima di fiordi e di isole si può noleggiare uno Shipman 28 per duecentomila lire la settimana, un Ranger per 160 mila. Per una settimana nel Solent ecco un «Elizabethan 9» a 180 mila lire. Turisticamente molto attraenti le combinazioni sui laghi e sui canali. Con 45 mila lire si affitta un piccolo sloop cabinato (sempre per una settimana) sul Loch Lomond, un favoloso lago lungo più di trenta chilometri tra le foreste scozzesi. Barche di ogni tipo e prezzo possono essere noleggiate per risalire il Tamigi e i canali da Londra al Galles. Al contrario degli italiani, gli inglesi amano le barche vecchie e non soltanto per motivi economici. Barche costruite agli inizi del secolo possono costare più di quelle nuove. Ecco uno «schoo- ner» del 1912, mogano e quercia. sei cuccette, per quaranta milioni di lire. Ci sono gli amatori di ■ dinghies» in legno (12 e 14 piedi)ben vivi a migliaia, con regatemolto importanti. Esce una rivi-sta fatta apposta per i proprietari di barche in legno, «the Woodenboat»; sono numerose le riviste che insegnano a costruire piccole barche, a modificare e modernizzare quelle vecchie, a fare in casa alberi e attrezzature (vedi "practical boat owner»). Molto diffuso lo spirito di avventura: con 150 mila lire si entra in una società che arma un veliero del 1910 per fare crociere di quindici giorni nei fiordi della Norvegia. Il mercato delle barche è smisurato. Le novità vengono offerte in versione completa e in kit. Il nuovo «1-4 tonner» battezzato «Ruffian 23- è venduto per meno di due milioni e mezzo in scatola di' montaggio. L'usato abbonda nelle l barche di lusso (il Burton Cutter , offerto a 195 milioni di lire) e an che negli accessori. La veleria | «Jeckell and Sons» ha un catalogo \ di vele nuove non ritirate da | dienti e di vele usate, a prezzi ot i timi. Una randa nuova di undici metri quadrati per 40-90 mila lire, una randa usata ma in perfette condizioni, di uguale superficie 1 per 30.40 mMa Mre E> evidente j^g jn italia il discorso sulla dif j fusjone dello sport velico è appe- na abbozzato. Mario Fazio

Persone citate: Blyth, Mario Fazio, Shipman

Luoghi citati: Galles, Inghilterra, Italia, Londra, Norvegia, Scozia