Bandiere al vento e squilli di tromba per la partenza del Safari da Nairobi

Bandiere al vento e squilli di tromba per la partenza del Safari da Nairobi E' intervenuto anche il presidente Jomo Kenyatta Bandiere al vento e squilli di tromba per la partenza del Safari da Nairobi E' la terza prova del campionato mondiale marche - Collegamenti radio tra aerei ed auto per i servizi di assistenza - Munari anticipa la tattica: "Cercherò di andare subito in testa" (Dal nostro inviato speciale) Nairobi, 27 marzo. Folla, bandiere al vento, fanfare: per Nairobi e per il Kenya il -Salari Rally-, terza prova del Campionato mondiale marche, è un avvenimento importante. E' un latto turistico, commerciale, vagamente mondano, su cui si innesta un certo sapore romantico e avventuroso. Per le Case automobilistiche che vi partecipano è un investimento audace: se va bene, rinnovano il loro prestigio e, se operano su questi mercati, ricevono una bella spinta alle vendite. Per il via è intervenuto persino Jomo Kenyatta. Il presidente del Kenya, figura mitica che tiene in pugno con saldezza le redini del Paese, tra squilli di tromba e tambureggiami pugni della lolla agli steccati posti intorno alla grandiosa piazza dell'altrettanto grandioso grattacielo intitolato a Kenyatta stesso, ha abbassato la bandiera nazionale davanti al -muso- delle prime dieci vetture: dalla Peugeot di Makinen alle Lancia-Alltalia di Shekhar Mehta e Sandro Munari, alla Mitsubishi dell'indiano Joginder, vincitore dell'edizione 1974 del Salari, sino alla Datsun Violet di Harry Kallstrom. E' cominciata cosi l'avventura per le piste africane di circa 80 concorrenti: seimila chilometri di gara, polvere, caldo, molti rischi. I -privati' tutti equipaggi dell'East Africa, se la cavano come possono, gli -ufficiali' hanno fior di assistenze. Lancia, Peugeot, Alpine Renault. Datsun e Mitsubishi hanno mobilitato una flottiglia aerea per seguire meglio le loro macchine. La nostra Casa ha due Cessna, da cui Cesare Florio e Daniele Audetto dirigeranno I servizi di assistenza (una dozzina di meccanici, otto veicoli). I collegamenti radio tra velivoli e auto sono tenuti da due radioamatori portati dall'Italia «Munari e Waldegaard — dice Fiorio — imposteranno il Safari in modo un po' diverso. Sandro andrà subito all'attacco mentre lo svedese dovrebbe procedere più abbottonato. Anche le loro Stratos sono preparate in maniera differente. Quella di Munari è più leggera perché ha pochissimi pezzi di ricambio e una sola ruota di scorta. Waldegaard, invece, ha due ruote e molti ricambi. Comunque, abbiamo in media un punto di assistenza ogni cento chilometri». Munari (e cosi Waldegaard) è sereno, contento. Oggi compie 35 anni e sa bene che il miglior regalo sarebbe vincere il Salari. «E' quasi un fatto personale — confessa —. E' la quarta volta che faccio questa corsa e per un motivo o per l'altro non ci sono ancora riuscito. E' molto bella e. dopo Montecarlo, quella che può offrire grandi soddisfazioni. Qui può capitare di tutto e occorre avere I tanta fortuna, però sono ottimi- j sta. Sapete, è anche un'altra musica viaggiare in Stratos dopo la Fulvia. Eppure nel '74 ho ottenuto il terzo posto. Se tanto mi dà ! tanto... ». «L'andare in testa subito, o almeno il cercare di andarci — dice Sandro — è la tattica che preferisco. Oui. in particolare, mi eviterebbe di mangiare la polvere di quelli che stanno davanti. Bisogna camminare il più veloce possibile risparmiando nello stesso tempo i la macchina. La Stratos è a posto, i ma avremmo avuto bisogno di una quindicina di giorni in più I per le prove. Peugeot e Datsun. ! ad esempio, specializzate nel Safari, stanno in Kenya per dei mesi». Munari e tutto il team Lancia-Alitalia sono assistiti dall'ex medico sportivo del Bologna, il professor Pretolano. il quale ha eseguito un -controllo' generale a piloti e tecnici e prescritto diete particolari. «Occorrono — allertila Pretolano — cibi ad alto contenuto calorico e di immediata utilizzazione», /n macchina Munari prenderà pastiglie di sale contro la disidratazione, berrà bevande dolci e mangerà biscottini. Nelle soste e nei rifornimenti, prosciutto cotto, formaggio, magari un piatto di spaghetti. E speriamo che I biscotti siano per il nostro pilota come gli spinaci per quel popola re personaggio dei comics americani che si chiama Braccio di Ferro. Il Salari corre nella notte verso l'incantevole costiera dell'Oceano Indiano, verso Mal indi e Mombasa. Questa prima tappa di km. 2.540 si concluderà domani sera a Nairobi. I book-makers, alla partenza, davano per favorito Mikkola per 7 a 1, seguito da Makinen (Peugeot) e Kallstrom a 8: Munari e Waldegaard a 9, Joginder Singli a 10, Mehta a 12, e Therier a 16. Le notizie arrivano via radio e telefono al -Kenyatta conlerence center ». C'è qualche ritardo, un po' di contusione. Al controllo di Sultan Hamud. dopo 189 km. di gara, Munari, Waldegaard e Mikkola si presentano in orario, mentre tutti gli altri, chi più chi meno, arrivano in ritardo. Kallstrom, Joginder Singh e Therier -pagano- un minuto, Makinen 2. due anche Preston con la sua Stratos -privata-, Mehta 6 eccetera. A Kalii, dopo 284 chilometri e un tratto molto accidentato (-11 safari comincia qui- — dice Gunnar Haggbom, gran capo del rally), si può lare una prima provvisoria classifica. In testa è Waldegaard con un minuto di vantaggio su Kallstrom. due su Mìkkola, tre su Munari. quattro su Joginder Singh. cinque su Makinen e 7 su Therier. Per la Lancia è ■— almeno per adesso — il contrario di quanto era stato programmato. Però, sempre Stra- Michele Fenu Shiba'.a conserva il titolo Il pugile giapponese Kuniaki Shibata ha conservato il titolo di campione mondiale dei pesi leggeri junior, versione Wbc, battendo ai punti l'algerino Ould Makhloufi sul ring di Fukuoka (Giappone). La "tris" in tv All'ippodromo di Sun Siro è in programma oggi il Premio Gladio, corsa tris della settimana. Telecronaca alle 15 sul 2- programma. Nairobi. La Moskvich di Tejpar e Vadgame rischia di investire un animale (Telefoto)