Nuova riduzione dei "tassi attivi,,

Nuova riduzione dei "tassi attivi,, Nuova riduzione dei "tassi attivi,, E' la Cassa di Risparmio di Genova e Imperia che per alcune categorie di piccoli e medi operatori praticherà un interesse minimo del 15% Genova, 26 marzo. (Ansa) Il problema della riduzione dei tassi attivi è stato affrontato dalla Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, la quale ha deciso che, per il momento, procederà «ad un generale abbattimento di un punto per i tassi di interesse, per la generalità della clientela. Tuttavia per le operazioni a favore di diverse categorie di piccoli e medi operatori, industrie, artigiani, inquadrate in particolari convenzioni di gruppo o di associazione di categoria, che già fruiscono del trattamento di favore, la riduzione potrà essere del due per cento con un livello minimo del 15 per cento. Inoltre saranno tenuti in particolare considerazione i settori dell'esportazione, dell'agricoltura e delle medie e piccole imprese». A questo proposito va ricordato che la prima fra le Casse di Risparmio ad abbassare i tassi è stata quella di Torino, che ha praticato il tetto del 16,50 per cento un giorno prima di tutte le altre. Fra le reazioni alle misure da considerare quella del presidente della Confapi, Frugali, che ha detto: «La corsa alla riduzione dei tassi bancari è in atto: essa è l'espressione di una concorrenza interbancaria, posta in essere dalle recenti decisioni della Banca di Italia. Sarebbe stato più opportuno invece, che questa "corsa" fosse stata il frutto di una coerente e concordata azione programmatica del sistema bancario a favore dell'apparato industriale». «Lo dimostra il fatto che quando noi, sia della Confapi che di altre organizzazioni industriali — ha continuato il presidente della Confapi — invocavamo certe riduzioni di tasso, ci fu dimostrato, pochissimi giorni or sono e con abbondanza di calcoli, che esse risultavano del tutto insostenibili». Evidentemente, invece, a parere di Frugali, le riduzioni erano sostenibili in misura superiore ai punti e mezzi punti che si stanno ora sbocconcellando. «L'aspetto più preoccupante — ha concluso Frugali — è che non è dato di prevedere in quale misura fruiranno di queste riduzioni di tasso in primo luogo le attività produttive e in secondo luogo, nel quadro delle attività produttive, le aziende minori. Comunque, per esprimere un I giudizio obiettivo sulla mano- ì vra creditizia in corso, è op- \ portuno attendere che essa giunga al termine e che se ne possano valutare gli effetti concreti sulle pìccole imprese». nomina del dottor Giovanni Cresti a «provveditore» (amministratore delegato) del Monte dei Paschi, nomina proposta venerdì dal Comitato del Credito. La richiesta è motivata da un esposto che lo stesso presidente dei sindacati della banca ha trasmesso lunedi alla procura della Repubblica di Roma, al ministro Colombo e al governatore della Banca d'Italia, Carli. L'esposto richiama l'attenzione sulla gestione della filiale romana e della sezione per il credito fondiario del Monte dei Paschi, per irregolarità avvenute quando Oresti ne era responsabile. Sulla materia è già stata aperta una vicenda giudiziaria, col proscioglimento in istruttoria del Cresti e il rinvio a giudizio di due persone a lui legate. Il relativo processo si aprirà il 18 aprile a Roma e il presidente dei sindaci non esclude che in quella sede Cresti sia nuovamente invischiato nella faccenda. La notizia è data dal settimanale L'Espresso, che aggiunge altre sue rivelazioni, che portano (come già in varie altre recenti occasioni) anche a Stello Valentin!, il giovanissimo affarista genero del segretario de Fanfani, al quale ultimo risale la nomina di Cresti a «provveditore».

Persone citate: Carli, Cresti, Fanfani, Frugali, Giovanni Cresti

Luoghi citati: Genova, Imperia, Roma, Stello Valentin, Torino