Veste grigio

Veste grigio La donna nel 1975 Veste grigio Si torna alla linea "a tubo" - La gonna scende d'un palmo sotto il ginocchio (Nostro servizio particolare) Milano, 26 marzo. Preparatevi ad un dolcissimo grigio, scegliendolo fra le tonalità delle gronde, dei colombi, delle ardesie, fino al piombo e alle nubi gravide di pioggia. Dall'inchiesta fra le lettrici del settimanale più diffuso in Francia, si è ricavata la conferma che alle donne il grigio non piace: ma i cento grigi del prèt-à-porter del prossimo autunno - inverno, che sfila a Milano, sono piuttosto accattivanti e di un'eleganza dimessa e insieme aggressiva fatta per piacere. Il viola intanto si è convertito in prugna o melanzana, mentre resistono intramontabili i beige, i cammello, i bruciati e c'è uno spazio grandissimo all'iniziativa personale, perché il colore cambia non solo nell'unione, quasi di regola, fra tessuto e tricot, ma nella trama, a seconda che si tratti di tweed, spigati, gessati da combinare in variazioni minime quanto esatte nello stesso insieme. Se parliamo di colori e di tessuti in apertura di queste cronache del prèt-à-porter presentato a Milano, è perché proprio in questo ambito si incontrano le autentiche novità d'una moda che vuole restare classicamente sport, anche là dove, abbandonate ma non del tutto le morbidezze d'un anno fa, ci si orienta per la linea diritta, attillata, carezzevole delle forme, a tubo, senza peraltro imporre una lunghezza obbligata. La gonna ha smesso di essere a pieghe, svasata, ampia, volteggiante e si accampa rispettosa del corpo femminile, asciugata, tutta un bottone dalla cintura al ginocchio, coperto d'un buon palmo ma sempre visibile grazie agli ultimi bottoni slacciati in uno spacco inequivocabilmente se xy. La gonna è importante, ma il giaccone, il cardigan, il blouson non lo sono di meno nel creare la silhouette nuova per l'inverno '75; allungati, un po' a rimorchio dei modelli affermatisi nella maglieria, precisano la linea a tubo, che, lo si può prevedere di già con una certa sicurezza, costituirà la visione prevalente per l'autunno. Milano sembra aver galvanizzato il nuovo prét-à-porter, nella consapevolezza del suo successo centripeto nei con¬ fronti di Firenze; messa di fronte ad un scelta divenuta pressoché inevitabile, pare che la stampa straniera si sia data convegno qui prima di partire per Parigi; gli inviti ufficiali e no (ci sono case che pur non rinunciando a Firenze, sfilano a Milano in gran segreto) piovono anche da parte di grossi nomi giunti nel capoluogo lombardo con una collezione concentrata, tenuta al riparo da occhi indiscreti nella camera di un albergo. Il risultato di questo multiplo confrontarsi è un coraggio rispolverato, incline alle sottili inversioni di marcia, che hanno afferrato persino una ascetica, spoglia stilista come Enrica Sanlorenzo. La collezione della giovane torinese, equamente divisa fra tessuto e maglieria, è tutta in grigio e prugna, punta allo chic senza rinunciare ad una grazia memore del drappeggio caro a Balmain. Molti abiti in jersey, in profondo prugna o stemperatissimo grigio nuvola, disegnano il corpo nella flessuosità naturale, lo avvolgono di fasce giustacuore, ne allungano il corpino fasciato su gonne finemente arricciate. Solo i giacconi con le spalle allargate dai solchi lamellari già lanciati nella sua alta moda per l'estate, restano un po' quadri fedeli alla vecchia maniera: gli abiti battezzati a scatoletta sono gli attualizzati fratelli dell'abito a sacco di ottima memoria, utilmente ristretti al fondo, fluidi quel tanto che basta a far indovinare il corpo e a non impacciare bei tre quarti, calibrati sette ottavi nella stessa tinta e gli impermeabili trench e vestaglia, fra le cose più piacevoli della Sanlorenzo. Il tessuto impermeabile, specie in grigio, è la premessa di riuscita di certi chemisier con il carré volante da nascondere sotto giacche svasate, dalle spalle manica ricadenti, in uno stile magro e sportivo, che include anche i tailleur a uomo, una delle proposte ricorrenti per la moda del prossimo inverno , ora con la gonna a tubo, ora con i pantaloni Ne abbiamo visti da Kinki Shop; in gessato grigio ferro sono quelli Sanlorenzo con la camicetta a fiori pallidi beige su grigio perla per il giorno, in velluto prugna per la sera. Lucìa Sollazzo

Persone citate: Enrica Sanlorenzo, Sanlorenzo

Luoghi citati: Firenze, Francia, Milano, Parigi