Scoperto un covo dei "Nap" con bombe pronte a saltare di Adriaco Luise

Scoperto un covo dei "Nap" con bombe pronte a saltare Le indagini sull'ultrasinistra a Napoli Scoperto un covo dei "Nap" con bombe pronte a saltare In un alloggio alla Riviera di Chiaia, trovato materiale (armi e banconote) dei Nuclei armati proletari ■ Due ordigni collegati a micce (Dal nostro corrispondente) i sNapoli, 25 marzo. | aUn altro covo dei « Nuclei \ Aarmati proletari », dopo quel- I sli scoperti in via Tasso ed a I mSecondigliano, è stato oggi ! nlocalizzato dalla polizia nella nostra città. L'operazione ha ' tosventato in tempo, sostengo j dno gli inquirenti, un attenta to terroristico. La « centrale » dell'ultrasinistra napoletana era in un alloggio alla Riviera di Chiaia, la strada parallela al lungomare di via Caracciolo, dal lato opposto alla villa comunale. Sono stati trovati armi, esplosivi, 119 detonatori, 20 timers tede schi, documenti contraffatti, timbri e banconote, per 99 milioni, provenienti forse da rapine ed estorsioni, materiale propagandistico dei Nap. Subito dopo la scoperta, è stato necessario richiedere un sollecito intervento degli artificieri per rimuovere due pericolosi ordigni, uno colle-1 gato ad un timer e l'altro ad | una miccia a lenta combu stione. Si è temuto che l'in-1 tero stabile dovesse essere sgombrato d'urgenza. L'inchiesta aveva preso lo i avvio dopo l'esplosione nella centrale terroristica di via Consalvo a Fuorigrotta e il rinvenimento di decine di chiavi di appartamenti a cui erano uniti cartellini con indicar.ioni siglate. S'era pensato, in un primo momento, che le lettere corrispondessero a covi dislocati in diverse città. La sigla « Ch » era posta in relazione a Chieti. Poi qualcuno ha intuito ed ha collegato le lettere al rione Chiaia. Per giorni e giorni, squadre di agenti hanno battuto a tappeto l'elegante quartiere, indagato palazzo per palazzo, alla ricerca di alloggi occupati o presi in affitto da giovani. Un lavoro difficile, coronato oggi alle 13 dal successo. Alla Riviera di Chiaia, numero 144, al terzo piano di un vecchio palazzotto privo di ascensore, all'interno 10, v'era la sede del gruppo clandestino. Infilata la chiave col cartellino « Ch » nella toppa elutppntimcuftmn?mvauaf| ppdct«stppwla porta s'è apeita e i firn- ! zionari Cioccia e Ciccimarra, i del nucleo antiterroristico, | trovavano piena conferma ai i loro sospetti. ' Per terra, sotto l'unica H-1 nestra dell'alloggio (una stanza sola), era una borsa di1 plastica scura con esplosivi 4in un'altra borsa erano 5 pistole (tre a tamburo e due semiautomatiche), un fucile a canne mozze a cui erano stati limati i numeri di matricola. Otto candelotti di di namite dal peso di 150 gr. erano collegati con i fili a un j timer, e per terra, su un pez zo di cartone, altri 4 dello stesso peso erano innescati ad una miccia lunga 3 metri Ai Piedi di uno clei lettini un sacchetto a perdere dell'im mondizia era zeppo di banco note. Le indagini hanno accerta¬ to che l'alloggio di proprietà I della signora Elena Grassi j era stato preso in affitto il 4 ] luglio dell'anno scorso. « Mi telefonò — racconta la proprietaria — un giovane. Si presentò come uno studente napoletano residente a Postitipo. Affermò che l'appartamentino serviva a un suo amico di Torino. Fissammo un appuntamento e qualche gior- no più tardi vennero insie me a casa mia. Il contratto venne perfezionalo da Mas simo Carabetti. rappresentati- te, a suo dire, di una casa di cosmetici dell'Alta Italia Volle pagare anticipato tutto l'anno e mi consegno 500 mi la lire ». «Ho sempre visto un solo inquilino — dice la portinaia dello stabile, dove abitano al-tre 14 famiglie. — Alto, bru- zzo, simpatico, ho avuto la impressione però che faces-se di tutto per evitarmi ». Adriaco Luise

Persone citate: Chiaia, Ciccimarra, Cioccia

Luoghi citati: Chieti, Italia, Napoli, Torino