La saggezza di Janos Kadar di Ferdinando Vegas

La saggezza di Janos Kadar I personaggi: il segretario del pc ungherese La saggezza di Janos Kadar Come previsto, l'undicesimo I congresso del partito comunista \ ungherese ha riconlermato la- i nos Kadar nella carica di primo segretario, che egli occupa ininterrottamente da oltre 1S anni, dalle tragiche giornate dell'ottobre 1956. Molta acqua è passata da allora sotto i ponti del Danubio: colui che al momento ap- parve quasi un traditore dei !propri compagni, oggetto di di- jsprezzo da parte della grande Imaggioranza del popolo ungherese, oggi invece, e già da anni, è considerato un dirigente saggio e moderato, fra i più popola- ri nel mondo comunista, artefice | paziente della ripresa e dello I sviluppo dell'Ungheria, In questa impresa, Kadar ha proceduto con impegno profondo, scevro di ogni esibizione esteriore, che da sempre caratterizza il suo speeijico stile di militante comunista, tipico «uomo dell'apparato». Anche riguardo alle proprie vicende personali, alla storia dèlia sua vita, egli ama stendere una cortina di ri serbo, lasciando circolare noti- j zie biografiche estremamente sommarie ed aridamente uffi- ciali. Si sa comunque, con buon fondamento di rispondenza al vero, che è nato nel 1910 a Fiu me (allora appartenente all'Un gheria), da genitori di modeslis sima condizione sociale, non sposati. Portato ancora bambino dalla madre in un villaggio vicino al lago Baiatoti e poi a Budapest, qui, a 14 anni, divenne apprendista meccanico e indi operaio metallurgico. Circa venten- \ ne approdò al comunismo, come membro dell'organizzazione gio vanite: e cominciò così lu dura vita che poteva fare un comuni- ' sta ìleirungheria parafascista di ! „ , , . t.om„„/s,; era I . • , ... , . ,. I "° '"iplacabilmente perseguitali. Anche Kadar provò ben presto, e più d'una volta, il carcere, le pressioni e gli allettamenti alla delazione dei compagni, le tor- ture per aver rifiutato. Durante la seconda mena u"' 2ucrra n,ond,ale fu tra , pochi comuni s/l che diressero effettivamente unita di partigiani contro le truppe tedesche, allorché queste occuparono l'Ungheria; fu cat taratu dalla Ges'.apo. ma riuscì ad evadere. Liberala l'Ungheria. Precedenti dapprima vai- ,^ , .. i sero ? Kaaar rapiaa ascesa, | seguita perù da una precipitosa caduta quando il terrore stali- niano, impersonato in Ungheria ,/„ Rakosi, sì scatenò contro i presùnti simpatizzanti di Tito colDemlo in oarticólare coloro ^™ufl«o UlL ?vciano 'att0 la ' interno e non provenivano da Mosca, come Kadar. Così Ra], amico di Kadar, pagò con la vita: Kadar, che nel '48 gli era succeduto come ministro dell'Interno, due anni dopo fu a sua volta destituito, arrestato, condannato a quattro anni, che scontò quasi tutti. Riemerse con la «destalinizzazione», per risalire nel 1956 a vicesegretario del partito, posto che occupava quando cominciò i«ottobre ungherese». Centrista per la sua formazione tipica di dirigente comunista, era quindi distante i sia dall'estremismo di Rakosi, sia dalle posizioni più avanzate sulle quali veniva spinto Nagy (il presidente del Consiglio, l'uomo deH'«oltobre») dall'incalzare degli eventi. Kadar divenne allora segretario del partito e fu anche membro del governo, ma il primo novembre se ne dimise e si allontanò da Budapest, non condividendo gli ultimi sviluppi, il pluripartitismo e l'uscita dell'Ungheria dal Patto di Varsavia. Ricomparve il giorno 4, annunciando alla radio la costituzione di un nuovo «governo rivoluzionario operaio e contadino», che fu subito installato al potere dai carri armati sovietici. Traditore, s, disse da molti nel clima infuocato del momento. Poi le passioni si sono placate, mentre Kadar lentamente dava opera a rimarginare le ferite dell'Ungheria. Ferdinando Vegas ) aiios Kadar

Luoghi citati: Budapest, Mosca, Ungheria