La prima mossa a Klammer di Giorgio Viglino

La prima mossa a Klammer Val Gardena, battute finali per la Coppa del mondo La prima mossa a Klammer Oggi in "libera" l'austriaco tenta di raggiungere Thoeni e Stenmark - Gli azzurri si preparano allo slalom parallelo di domenica - Qualche problema di regolamento - Nello speciale femminile passeggia la Morerod (Dal nostro inviato speciale) Selva Gardena, 20 marzo. La Val Gardena, mobilitata al cento per cento dei suoi abitanti e dei suoi numerosissimi ospiti per la Coppa del Mondo, è divisa in Hue partiti, quello dei liberisti e quello degli slalomisti. I primi non mollano per un attimo la pista di discesa e oggi hanno visto sfrecciare i vari concorrenti un paio di volte; nella speranza di vederli una terza hanno impiantato bivacchi e fuochi da campo, ma il programma è mutato e gli spettatori hanno dovuto cambiare obbiettivo ripiegando su un non meno soddisfacente picnic. Gli altri, quelli dello slalom, fanno invece una gara ad inseguimento dietro ai vari gruppi che si sono sparsi un po' dappertutto alla ricerca di terreno adatto e di un po' di discrezione. Si può andare dove si vuole con uno «skypass» che non è soltanto gardenese, ma abbraccia tutte le vallate adiacenti fino a Cortina, e quindi c'è un'ampia scelta. Gli azzurri sono saliti al Pian de Gralba e subito sotto l'arrivo della funivia hanno piantato i loro pali approfittando del terreno un poco ripido. Intanto, Peccedi ha tracciato una pista da parallelo praticamente identica a quella che c'è giù a Ortisei e da domani gli azzurri si alleneranno con intensità per abituarsi alla formula e capirne qualche segreto. Preoccupano i salti sparsi lungo il tracciato che rompono il ritmo e sono assolutamente insoliti per uno slalomista e poi lo scendere nelle buche che fatalmente si formeranno essendo la neve piuttosto inconsistente. Thoeni e Gros hanno scordato come sia una pista già lavorata dal passaggio di tanti concorrenti, mentre appena più abituati sono Stenmark e De Chiesa, che hanno punteggi più recenti. Sono le incognite di questa formula nuova che va affrontata con un po' di improvvisazione, altro che studi di tattica o allenamenti segreti quali erano stati annunciati per Thoeni. Gustavo ha riso assai quando ha saputo che qualcuno lo aveva segnalato in ritiro spirituale-operativo a Vipiteno insieme con Peccedi. Chi ha riso di meno è stato Peccedi, che ha trascorso il pomeriggio di ieri camminando nella neve per tornare a casa a piedi, dal Passo del Foscagno fin quasi a Bormio. Incognite numerose anche per il regolamento dello slalom di domenica. E' già cambiata la formula di qualificazione, anch'essa prevista ad eliminazione diretta e non più sui tempi di manche. In compenso, il tabellone che doveva essere fisso non lo è più. perché ad ogni turno si rifarà il sorteggio per evitare di accoppiare Insieme (almeno fin dove è possibile) sciatori della medesima nazionalità. E' ovvio che questa regola è stata inserita in funzione italiana avendo gli azzurri di gran lunga il maggior numero di slalomisti a disposizione. Una novità che non piace a Co tei I i è invece quella di classificare automaticamente al nono e decimo posto gli eliminati con il minor distacco degli ottavi di finale. E' importante, infatti, anche quel punticino isolato che Klammer potrebbe conquistare, sempre che logicamente domani vinca la libera. Con Klammer a 241 Gustavo è costretto a giungere in finale per riuscire a batterlo, poiché nel gioco degli scarti per ottenere un miglioramento deve classificarsi secondo, ottenere i venti punti e scartarne purtropi po quindici, ed ecco che diventa così interessante la discesa lungo la quale si sono svolte oggi prove non troppo indicative per la gara che è rimasta in programma domani. Klammer ha la possibilità di vincere, ma gli svizzeri vanno forte, soprattutto Bernhard Russi, che è in forma eccellente ed ha una convinzione particolare su questo tracciato. Fra gli azzurri c'è Plank, che ha il compito di controllare Klammer, ma la neve non lo favorisce di certo. Il percorso è molto bello, ma nella parte bassa sui prati che precedono lo schuss diagonale di arrivo la neve tende a cedere moltissimo. Non sarà facile venir fuori bene in quel punto per chi partirà con numeri alti. Un terzo piccolo gruppo di appassionati segue le ragazze. Sono pochi, ma rumorosi e sono venuti stamane ad assistere alla nuova vittoria di Lise Marie Morerod in slalom. Lise, detta « bou-bou », si è permessa anche un palo di errori nella manche di apertura pur rimanendo prima, ed ha poi dato la botta decisiva nella seconda. Saltate la Wenzel e la Cochran, piuttosto lente le tedesche Zechmeister e Mittermaier, al secondo posto si è infilata Anne Marie Proell, che precede a sua volta la discontinua Drexel e le francesi Fabienne Serrat e Danielle Debernard. La mini squadra italiana, Giordani-Tisot, ha perso un effettivo per manche. Claudia nella prima ha inforcato su un palo con il sinistro e Cristina nella seconda ha tirato dritto dopo poche porte. All'arrivo troppi i commenti funebri, che non tengono conto di risultati anche recenti. La gara femminile ha poi rivelato i limiti del pendio « Ronch » per il parallelo. Il fondo, che dovrebbe essere ghiacciato, è tenero tenero, e dopo tre passaggi di tanti concorrenti sarà semidistrutto. Per di più, la parte terminale è completamente disassata rispetto ai tre quarti dell'avvio, ed è quindi praticamente impossibile riuscire ad avere due percorsi assolutamente identici. Giorgio Viglino Ortisei. Thoeni e Stenmark brindano al diciannovesimo compleanno dello svedese (Tel.J

Luoghi citati: Bormio, Cortina, Ortisei, Pian De Gralba, Vipiteno