Cassa integrazione: i sindacati chiedono incontri urgenti con la Fiat e il governo
Cassa integrazione: i sindacati chiedono incontri urgenti con la Fiat e il governo Dopo la sospensione delle trattative con V azienda torinese Cassa integrazione: i sindacati chiedono incontri urgenti con la Fiat e il governo (Dalla redazione romana) Roma, 20 marzo. Incontri urgenti con la Fiat e con i ministri dell'Industria Donat-Cattin, del Bilancio Andreotti e del Lavoro Toros sono stati sollecitati dalla Federazione Cgil-Cisl-Uil dopo aver esaminato «to grave situazione che si profila per l'occupazione dei lavoratori del gruppo Fiat e delle aziende direttamente o indirettamente collegate in tutto il Paese». Alla riunione, durata circa cinque ore e svoltasi nella sede della Federazione unitaria di via Sicilia, hanno partecipato i segretari confederali Scheda, Camiti, Ravenna, Romei e Forni, i rappresentanti della Federazione dei metalmeccanici Trentin, Mattina e Tridente e le organizzazioni sindacali di Torino e della Regione Piemonte. Nei prossimi giorni, probabilmente lunedì, i sindacati torneranno a riu¬ nirsi e, alla luce delle risposte che Fiat e governo «riterranno di fornire», saranno decise le «forme di azione che possano rendersi necessarie e urgenti». Il «piccolo vertice» sindacale era stato fissato nei giorni scorsi per fare il punto sulle trattative con l'azienda per la Cassa integrazione del settore auto. La scorsa notte, a Torino, il negoziato è stato sospeso poiché le organizzazioni dei lavoratori hanno ritenuto inaccettabili le proposte della Fiat (riduzione del lavoro da 5 a 14 giornate, secondo gli stabilimenti). Per i sindacati, sia da parte dell'azienda sia da parte del governo manca «una reale volontà di garantire un'effettiva diversificazione produttiva a favore dei settori di maggiore interesse collettivo e un superamento sostanziale, sia pure graduale della crisi in atto». Nel confronto con la Fiat, la Federazione Cgil-Cisl-Uil intende approfondire i temi «indilazionabili» dei livelli di occupazione, in attuazione degli investimenti a suo tempo concordati per il Mezzogiorno, nelle aziende di appalto collegate al gruppo e in quelle fornitrici. Si parlerà, inoltre, delle prospettive di sviluppo della produzione e degli investimenti «per una diversificazione produttiva, in particolare nei settori degli autoveicoli industriali, del trasporto collettivo su strada e su rotaia». Questi stessi temi saranno affrontati nell'incontro, che la Federazione auspica «nei tempi più brevi», con i ministri Andreotti, Donat-Cattin e Toros. Nessuno dei partecipanti alla riunione di oggi ha rilasciato dichiarazioni. «Aspettiamo — si è limitato a dire Camiti — che Fiat e governo rispondano. Tutto quello che è successo fino a oggi si conosce già».
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