Circa 300 criminali di guerra rilasciati dalle carceri cinesi
Circa 300 criminali di guerra rilasciati dalle carceri cinesi Apertura di Pechino verso Formosa? Circa 300 criminali di guerra rilasciati dalle carceri cinesi Tokyo, 19 marzo. Con un gesto che sembra presagire una nuova apertura verso Formosa, la Cina ha annunciato oggi il rilascio di 293 « criminali di guerra » nazionalisti, di cui alcuni si tro-1 vavano presumibilmente in carcere da oltre 25 anni. La decisione di rimettere in libertà tutti questi prigionieri è stata presa il 17 marzo dal Comitato di presidenza del Congresso del popolo, su istruzioni del Presidente Mao Tse-tung. L'amnistia straordinaria riguarda 219 ufficiali delle forze armate cino-nazionaliste, 21 funzionari del partito del Kuomintang e del governo e 50 agenti segreti nazionalisti oltre a due membri del governo « fantoccio » del Manchukuo e uno del governo autonomo della Mongolia interna. Nel darne l'annuncio con una trasmissione da Pechino, l'Agenzia Nuova Cina rileva che si tratta degli ultimi prigionieri di guerra presenti in Cina. Nessun nome è stato fatto, né è stato precisato il periodo trascorso in prigione dai detenuti. Alcuni presumibilmente vennero fatti prigionieri durante la guerra civile 1946-'49 mentre altri, e fra questi gli agenti segreti, è possibile che siano caduti in mano delle autorità cino-comuniste più recentemente. Il vice primo ministro Hua Kuo-fung ha dichiarato nel corso di una riunione ad alto livello, alla quale era anche presente la cognata del presidente nazionalista Ciang Kaishek, signora Sun Yat-sen, che i prigionieri hanno tutti registrato una profonda evoluzione attraverso un'opportuna istruzione e che potranno tor¬ nare a Formosa se lo desiderano. « Conformemente allo spirito delle istruzioni impartite dal Presidente Mao — ha dichiarato Hua — tutti i criminali di guerra che devono essere liberati in base ad una amnistia straordinaria otterranno i diritti dei cittadini. Quelli in grado di lavorare otterranno lavori adatti; coloro che sono malati verranno curati gratis; coloro che hanno perso la capacità di lavorare potranno condurre vita decente: coloro che desiderano rientrare a Formosa potranno farlo e riceveranno una somma di denaro adeguata per il viaggio, e quelli che desidereranno tornare fra noi saranno bene accolti». Invece di essere trattati come criminali di guerra, questi ex-detenuti riceveranno nuovi capi di vestiario, una somma di cento yuan e saranno inoltre invitati ad un banchetto offerto in loro onore dal partito comunista e dai dirigenti governativi; dopo di che prenderanno parte a visite organizzate attraverso la Cina e a corsi di studio, evidentemente per completare la loro educazione socialista. L'amnistia coincide con i continui tentativi comunisti di convincere i nazionalisti di Formosa a divenire volontariamente parte del continente. Infatti, sebbene tanto i nazionalisti che i comunisti insistano sul fatto che Formosa costituisce la trentesima provincia cinese ciascun governo insiste nella pretesa di essere il solo governo legittimo della Cina. Finora i cino-nazionalisti hanno resistito alle aperture di Pechino, ma secondo alcuni osservatori l'atteggiamento di Taiwan sembra destinato ad ammorbidirsi quando Ciang Kai-shek, che ha 86 anni ed è malato, non sarà più sulla scena politica. (Ap)
Persone citate: Ciang Kai-shek, Ciang Kaishek, Hua Kuo-fung, Mao, Sun Yat-sen
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