Moser ammette leale "Eddy è da ammirare" di Maurizio Caravella

Moser ammette leale "Eddy è da ammirare" Moser ammette leale "Eddy è da ammirare" «Chiunque sarebbe crollato negli ultimi 50 metri" - I giusti consigli di Albani all'asso belga - Scuse e proteste degli altri italiani (Dal nostro inviato speciale) Sanremo, 19 marzo. Dopo Savona Merckx si avvicina all'' ammiraglia » di Albani e gli dice: « Che cosa devo fare, Giorgio? Se sto in gruppo, mi battono in volata; se vado all'attacco, il vento mi ributta indietro •. E' teso, nervoso: star li ad aspettare non gli piace, si sente in trappola; sa di doversi controllare, ma non ci riesce. Albani riflette un attimo, poi risponde, deciso: « Dammi retta, quel ventaccio è come un muro. Non vuoi mica sbattere la testa contro un muro, vero Eddy? ». Merckx fa cenno di sì. ha capito: terrà tutta la forza nelle gambe fino a 250 metri dal traguardo, quando conterà davvero averne. Se vuol vincere, stavolta deve farlo allo sprint. Duecentocinquanta metri, dopo quasi trecento chilometri. Moser pensa di farcela, è quasi sicuro: Eddy, invece, teme di non riuscirci, da qualche anno non si fida troppo del suo sprint. Racconta Moser: « Davanti a me c'è Bruyere. Penso: se il belga scatta, strutto la sua scia fino a cinquanta metri dall'arrivo, poi lo sorpasso e la " Sanremo " è mia. E inlatti scatta ed io, pronto, gli vado dietro: ma poi rallenta, e io rimango un attimo li, senza sapere che lare. E mentre ci penso, quel diavolo di Merckx parte all'improvviso, mi prende subito quattro o cinque macchine. Riesco ad accodarmi, ora siamo ai cinquanta metri: crollerà, ne sono convinto; chiunque crollerebbe, dopo uno slorzo simile in mezzo al vento. E. invece. Eddy trova l'energia per scattare ancora. Dentro di me lo ammiro e lo invidio, in quel mo¬ mento. E mentre io lo ammiro e lo invidio, lui vìnce ». Racconta Merckx: « Rientro sui primissimi quando manca meno di un chilometro all'arrivo: ho latto tanto per riuscirci, ma penso che il più è ancora da fare. O la va o la spacca: parto da lontano, tento la sorpresa. E mi riesce, ma Francesco recupera metro su metro, mi arriva alle spalle, mi attacca. O accelero ancora, oppure è finita. Quattro o cinque pedalate terribili, in cui si decide tutto. E vinco ». Sei » Sanremo » su otto disputate, Merckx è sempre Merckx. Eppure qualcuno sostiene che non è una vittoria troppo regolare: Eddy, per rientrare nel finale, si sarebbe fatto aiutare da una motocicletta. Lo dice Menicagli, il direttore sportivo di Conti: « Ho visto tutto: Eddy è formidabile, ma oggi al momento giusto ha avuto anche fortuna, una moto del séguito è stata davanti a lui per alcune decine rli metri. E col vento che c'era, è- un grosso vantaggio. Anchp qualcuno del « clan » della Scic sostiene la stessa cosa, ma sono mezze parole, non accuse precise. E poi, di che moto si tratterebbe? Nessuno sa dirlo con precisione, nessuno ricorda bene. E' troppo comodo tirare il sasso e poi nascondere subito la mano. Dietro a Moser, formidabile (anche perché era raffreddate • Ho passato la giornata a soffiarmi il naso, mi è uscito anche del sangue », spiega), un coro di lagnanze degli altri italiani. Baronchelli dice che quando c'è stata la prima fuga del gruppetto guidato da Merckx ha speso tutto per linseguimento: « Eravamo ■ soltanto noi della Scic a tirare, siamo stati In testa al gruppo per una cinquantina di chilometri. Cos'altro potevamo fare? Se non ci muovevamo noi. i belgi li rivedevamo solo all'arrivo. Cosi, alla fine, ero stanco. E ne avevo ben diritto ». E' vero: ma se Baronchelli non è riuscito ad entrare in quella fuga, che poteva anche essere decisiva, la colpa è soltanto sua. Bitossi raconta che avrebbe potuto vincere in volata, ma non stava bene, faticava a respirare: qualcuno gli risponde che se i medici ci sono, a qualcosa devono pur servire e lui non la prende molto bene. Conti dice di essere stato danneggiato da Sybille, che a cinquecento metri dall'arrivo lo avrebbe spinto contro una balaustra: « Altrimenti, forse avrei vinto in volata », assicura. Dato che quell'episodio lo ha visto soltanto lui, chiediamo conferma a Sybille. che naturalmente risponde che Conti è un po' matto. Gimondi, infine, dice: « Per me va bene così ». Soddisfatto lui, soddisfatti tutti (salvo i suoi tifosi, forse, ma non si può neppure pretendere che Felice vinca due « Sanremo » di seguito). De Vlaeminck, che pare abbia scommesso una forte cifra sulla propria vittoria (per la « classicissima » in Belgio funziona una vera e propria organizzazione di bookmakers] pensa al suo portafogli un po' più vuoto e non vuol parlare con nessuno: fa soltanto delle smorfie, e ciascuno le interpreti pure come vuole. Maurizio Caravella Sanremo. Una fase della corsa: Merckx, Veerbeeck e De Vlaeminck impegnati col gruppo

Luoghi citati: Belgio, Sanremo, Savona