Lo sci a suon di dollari di Gigi Mattana

Lo sci a suon di dollari NEVE E SPORT Lo sci a suon di dollari Da quando lo sci da fenomeno di élite è diventato sport di massa sono cominciati i grattacapi « economici per gli atleti: già ai tempi di Zeno Colò si poteva rischiare di essere squalificati per aver ricevuto poche migliaia di lire da un fabbricante di sci o di giacche a vento. Oueste difficoltà aumentarono col passare degli anni anche se vennero inventati sempre nuovi espedienti per salvare la faccia a un dilettantismo cui non credeva e crede più nessuno, ma qualcuno tuttavia ogni tanto deve pagare per tutti come è successo a Karl Schranz. Al mondo esiste però un gruppo di sciatori che non si preoccupa dei « fulmini » che federazioni e comitati olimpici possono lanciare: vivono in quel Paese felice per lo sport che si chiama Stati Uniti e intascano i compensi per le vittorie non sotto forma di misteriosi «rimborsi spesa» o «consulenze» ma in sonanti dollari in contanti alla fine di ogni gara. L'equipe di professionisti guidata da Bob Beattie negli Stati Uniti fa spettacolo: le case fabbricanti di sci. scarponi, attacchi o abbigliamento ritengono queste competizioni un buon veicolo pubblicitario, meno dispendioso della Coppa del Mondo: il pubblico che laggiù snobba volentieri Thoenl, Klammer o Hinterseer si entusiasma (e paga il biglietto) per assistere a discese che assomigliano molto a duelli all'ultimo sangue. Poiché per esigenze di pubblico disputare una discesa libera è quasi impossibile, vengono tracciati soltanto slalom e « giganti » in parallelo con un basso numero di porte (sempre manches largamente inferiori al minuto), ma con percorsi massacranti: trampolini, salti, buche, nulla è risparmiato per rendere la gara più spettacolare anche se gli atleti rimediano fratture e contusioni piuttosto facilmente. Attualmente in testa alla classifica è il venticinquenne americano di origine giapponese Hank Kashiwa seguito a iunga distanza dal francese Henri Duvillard mentre seguono in graduatoria Py- les. Jean Noél Augert (campione di slalom ai mondiali di Val Gardena) e Stufer; nelle posizioni più basse si trovano altri « ex » come gli italiani Zandegiacomo ed Eberhard Schmolzl e il francese Patrick Russel. Restano da disputare ancora due gare, una ad Aspen nel Colorado, l'altra, il gran finale, a Cervinia Cieloalto il 5 e 6 aprile, sintomo dell'interesse che la vecchia Europa sta assumendo anche per queste manifestazioni. Conoscere i guadagni di Thoeni o Gros non è molto facile, lo è di più per i professionisti: tra premi di gara e ingaggi uno dei migliori della « troupe » riesce a incassare con una certa facilità anche centomila dollari (65 milioni di lire) da cui vanno però dedotte le tasse (circa il 25 per cento) e tutte le spese di mantenimento e di trasporto nelle lunghe trasferte all'interno degli Usa. . ma sufficiente a mantenere senij pre la neve farinosa, comprendono tutte le gamme di difficoltà e una serve l'entusiasmante discesa fino al fondo della Valle Stretta. Due skilifts per principianti completaI no il « domarne skiable ■■ e trami! te la nuova seggiovia e lo skilift ' di Les Arnauds è possibile colle| garsi agli impianti del Colomion. i altrettanto validi e con piste en' tusiasmanti come la Fisi 50. Gigi Mattana

Luoghi citati: Colorado, Europa, Stati Uniti, Usa