Provvedimento della procura di Parma

Provvedimento della procura di Parma Provvedimento della procura di Parma Ordinata la cattura di Mander per i "nuclei armati,, di Napoli Era uno degli accusati per l'attentato all'Altare della Patria nel dicembre '69 - Non fu processato perché aveva 16 anni - Il suo nome ora è collegato al denaro pagato per il riscatto dell'industriale Moccia - A Napoli lo ricercavano solo come testimone iDal nostro inviato speciale! Parma, 19 marzo. Un nome noto è da stasera al centro dell'inchiesta sull'attività eversiva dei nuclei armati proletari (Nap): la procura della Repubblica di Parma ha emesso un ordine di cattura contro Roberto Mander, il figlio ventunenne del famoso direttore d'orchestra Francesco Mander. Del giovane Mander la magistratura si è già occupata nel dicembre del '69, all'indomani della strage di piazza Fontana. Si disse allora che fosse l'autore dell'attentato all'Altare della Patria di piazza Venezia a Roma portato a termine la sera del 12 dicembre. La sua posizione fu però stralciata dal processo: aveva sedici anni e una commissione di medici io riconobbe «immaturo». Adesso Roberto Mander torna in primo piano e il sostituto procuratore della Repubblica di Parma, Gerardo Laguardia, lo accusa di connivenza con i nuclei armati proletari. In particolare gli addebita di aver favorito la fuga dal carcere delle Murate di Firenze di Dante Saccani e di Pasquale Abatangelo, i due estremisti dei Nap coinvolti nel conflitto a fuoco per la rapina alla Cassa di Risparmio di Firenze, nella quale perse la vita lo studente Luca Mantini. Ma per Mander, che stasera è ricercato dalle questure di tutta Italia, c'è qualcosa di più: oltre a favoreggiamento per l'evasione da Firenze, il suo nome è collegato al rapimento dell'industriale del cemento Moccia, sequestrato a Napoli, in pieno giorno, nel dicembre scorso. Per la vita dell'industriale, la famiglia pagò un riscatto di mezzo miliardo e Roberto Mander, in qualche modo, è collegato a quei quattrini o almeno ad una parte di essi. Il collegamento affiora a Parma. Quando la sera del 25 febbraio scorso la squadra mobile fece irruzione in un appartamento di Borgo Retto, nel centro della Parma medievale, e catturò i due evasi dalle Murate in casa di un giovane anarchico, dal bagaglio di Pasquale Abatangelo saltarono fuori ai- cuni biglietti di banca del riscatto Moccia: tredici banconote da diecimila lire che l'estremista disse di aver ricevuto da Roberto Mander. Mander, inoltre, avrebbe aiutato i due evasi a raggiungere Parma da Colonia e li avrebbe messi in contatto con l'anarchico Borzioli affinché li ospitasse per qualche notte nel suo appartamento. Di Roberto Mander si è parlato proprio in questi giorni a Napoli, nell'inchiesta per l'esplosione che nel covo di Fuorigrotta ha ucciso Giuseppe Vitaliano Principe ed ha ferito Alfredo Papale. Anche per il nucleo di Napoli è stato fatto un collegamento con il rapimento Moccia ed anche allora è saltato fuori il nome I di Roberto Mander. Per l'eI splosione di Napoli, Mander I nei giorni scorsi era ricercato | come testimone. Una dichiaI razione del vicequestore Cioccla di tre giorni addietro sembrava, anzi, scagionarlo. «Mander — dichiarò allora l'alto funzionario di Napoli — ha precedenti che non sono ancora stati chiariti, ma tirar fuori il suo nome significherebbe pregiudicare le indagini». Il vicequestore di Napoli aggiunse: «Chi può affermare che esistano collegamenti fra Mander e i Nap? Io so soltanto che su Roberto Mander non c'è ordine di cattura, né mandato, né ordine di accompagnamento. Lo consideriamo un testimone. E' semplicemente una delle tante per¬ sone che dovranno essere interrogate per far luce su questa vicenda». Le indagini sui Nap sono da ieri estese anche a Bologna. Alcune indiscrezioni balzate alla ribalta nel corso dell'inchiesta avrebbero portato proprio nel capoluogo emiliano: anche a Bologna sarebbe venuto fuori il nome di Mander, che per alcuni mesi è vissuto in Emilia. Gli inquirenti sino a ieri l'altro hanno sostenuto che sia semplicemente uno dei tanti elementi di sinistra che desiderano interrogare per i fatti di Napoli. Mander è vissuto in Emilia fino al luglio scorso. Francesco Santini Roberto Mander, fotografato recentemente a Fiumicino