Le reazioni a Roma

Le reazioni a Roma Le reazioni a Roma (Dalla redazione romana) Roma. 19 marzo. Gli ultimi avvenimenti portoghesi hanno suscitato giudizi sostanzialmente negativi negli ambienti politici romani. Il segretario del psdi, Orlandi, ha dichiarato che ciò che sta accadendo in Portogallo conferma la validità delle riserve e delle preoccupazioni espresse dal suo partito a proposito del «compromesso storico». «Sui comunisti — egli ha detto — si può contare, in Italia come in Portogallo, per combattere il fascismo; non per contrastare la strategia autoritaria che è comune a tutti i partiti comunisti ». L'onorevole Manca, membro della direzione socialista, ha affermato che i socialisti italiani seguono con grande attenzione gli sviluppi della situazione politica portoghe¬ se. «Sì può essere anche critici per quanto è avvenuto e avviene in Portogallo — ha osservato — 77za sono cose di tale importanza che non possono essere strumentalizzate». Un altro membro della direzione del psi, l'onorevole Paolo Vittorelli, ha scritto invece un articolo in cui afferma che esistono due pericoli: il primo è che in Portogallo la rivoluzione non riesca a politicizzarsi e subisca sempre più l'impronta delle forze armate, minacciando di trasformarsi in un regime autoritario di nuovo tipo; il secondo è che nel mondo occidentale si tragga da quegli avvenimenti «un atteggiamento eccessivamente negativo». Il vicepresidente dei deputati del pri, Mammì, ha detto che il processo involutivo in corso in Portogallo «preoccupa ogni democratico, come un ulteriore indebolimento dell'Europa e dell'Occidente». Il presidente del pli, Malagodi, ha osservato che ciò «risponde ad una logica inesorabile per tutti i partiti comunisti, quello italiano compreso».

Persone citate: Malagodi, Mammì, Orlandi, Paolo Vittorelli

Luoghi citati: Europa, Italia, Portogallo, Roma