Cos'è la scuola a "tempo pieno"

Cos'è la scuola a "tempo pieno"NEL MONDO DEI FIGLI Cos'è la scuola a "tempo pieno" Sulla scuola a tempo pieno sono stati versati fiumi d inchiostro e si sono scontrate fazioni avverse, ma si sono anche cimentati con coraggio e spirito di sacrificio più di un insegnante. Ciò che si può affermare sinora è che la scuola a tempo pieno rappresenta la posta in gioco più importante del rinnovamento scolastico. Tuttavia rimane ancora un argomento bistrattato, spinoso, complesso, portatore di molte speranze, ma anche di molti dubbi sulla sua possibilità d'attuazione. Ma anzitutto vediamo, alla luce di quanto è stato fatto e scritto sinora, che cosa è il tempo pieno. Sgombriamo subito il campo di due inciampi ancora diffusi: esso non è il semplice prolungamento dell'orario scolastico (poveri bambini, altrimenti) con l'aggancio di alcune attività integrative: non è neppure una versione riverniciata a nuovo del nefasto doposcuola. E' piuttosto e prevalentemente un nuovo modo di concepire la scuola e l'insegnamento, un rovesciamento, dunque, dei contenuti e dei metodi tradizionali, ma anche, secondo, il pedagogista De Bartolomeis, una rivoluzione educativa che presuppone radicali rivolgimenti politici ed economici. Per prima cosa la scuola a tempo pieno dovrebbe fare piazza pulita del doposcuola e dei residui di assistenza elemosinata paternalisticamente, come si esprime il pedagogista Cives. Ma dovrebbe anche essere una scuola integrata o della piena educazione, dovrebbe cioè agire da camera di decompressione dei condizionamenti familiari e sociali, compensando i dislivelli esistenti tra alunni per creare eguali opportunità di partenza, come sottolinea il prof. Visalberghi. Là dove è stata attuata, e at- Marzorat tuata bene, essa ha rappresentato uno scossone non indifferente alla mentalità, spesso cristallizzata su modelli tradizionali, si è imposta come scuola alternativa a quella tradizionale e ha dimostrato che la scuola possiede ancora al suo interno una grande possibilità di rinnovamento. I modelli più avanzati e riusciti prevedono infatti, e anzitutto, un approccio nuovo con le varie materie, un insegnamento motivato, individualizzato, basato sulla sperimentazione, aperto alla realtà politica, sociale e fisica. Hanno inoltre attuato l'eliminazione della distinzione rigida tra le varie discipline e anche tra i vari gradi scolastici, con un intreccio continuo tra le materie tradizionali e quelle integrative (drammatizzazione, attività musicali, artistiche, sportive, giornalistiche). La stessa organizzazione didattica e fisica (orari, aule, visite esterne) è stata resa più elastica e flessibile alle richieste e alle esigenze che gli alunni venivano maturando nel corso dell'anno. Alla Scuola media » Luther King » di Roma si crea uno « Statuto della scuola » e si assegna ad ogni alunno un « orario individuale »: alla Scuola media ■ Montessori » di Roma si crea il tutor secondo l'esempio inglese: in quasi tutte vengono aboliti il voto, la distinzione tra scuola del mattino e scuola del pomeriggio: vengono tenuti aperti la scuola, la biblioteca, le palestre e i laboratori tutto il giorno perché possano essere utilizzati dai cittadini del quartiere. Ma l'elemento organizzativo più interessante è la comunità di lavoro che viene a sostituire l'esasperata individualità odierna finalizzata dal voto e dalla competizione. Ciò vuole anche dire che spesso a momenti didattici rigidi si alternano raggruppamenti formati sulla base delle attitudini e delle preferenze degli alunni, anche se appartenenti a classi o gradi diversi. I raggruppamenti per interessi possono tuttavia lasciare il posto a lavori individuali e a ricerche libere. E' estendibile e generalizzabile a tutte le scuole italiane un programma di lavoro così suggestivo? Esistono le condizioni (preparazione degli insegnanti, attrezzature, disponibilità di aule, inciampi burocratici) perché tutto ciò divenga realtà per tutti? Questi sono gli interrogativi che lasciano dubbiosi molti. Per chi volesse approfondire l'argomento segnaliamo: // tempo pieno nella scuola dell'obbligo, a cura del dipartimento istruzione della Regione toscana. Per una scuola a tempo pieno, contributo del quartiere Chiesa Rossa di Milano, editore. La scuola a tempo pieno, atti della tavola rotonda svoltasi a Modena, Editori Riuniti, Roma. Per un approfondimento critico, che ampli l'esperienza sino a comprendere il contesto politico e sociale italiano, segnaliamo: Scuola a tempo pieno di F. De Bartolomeis, Feltrinelli. Aida Ribero

Persone citate: Aida Ribero, Cives, De Bartolomeis, F. De Bartolomeis, Feltrinelli, Luther King, Montessori, Visalberghi

Luoghi citati: Milano, Modena, Roma