Le azioni decise dalla Fnsi per la Gazzetta e l'editoria

Le azioni decise dalla Fnsi per la Gazzetta e l'editoria Le azioni decise dalla Fnsi per la Gazzetta e l'editoria Roma, 15 marzo. (b.gh.) Giovedì 20 marzo in tutte le redazioni dei giornali e dei periodici il lavoro sarà sospeso per due ore, per consentire ai giornalisti di riunirsi in assemblea ed esaminare i problemi urgenti che turbano il mondo dell'informazione in generale e della stampa quotidiana in particolare. Lo ha deciso ieri la giunta esecutiva della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) dopo una lunga riunione con i presidenti delle associazioni regionali. La Fnsi metterà a disposizione degli organi sindacali una giornata di sciopero generale dei giornalisti, in collegamento con i sindacati poligrafici e la Federazione Cgil, Cisl, Uil, da dichiarare nel momento in cui l'azione richiederà la maggiore incisività. Gli altri momenti di mobilitazione sono la richiesta di un «incontro di verifica» con il governo per la vertenza della Gazzetta del Popolo entro il termine stabilito del 22 marzo, una riunione del Consiglio nazionale della Fnsi (25 e 26 marzo) e la conferenza nazionale dei fiduciari e dei rappresentanti dei comitati di redazione aperta alle forze politiche e sindacali. La mobilitazione — secondo quanto è stato affermato oggi in una conferenza stampa — è stata decisa anche in seguito alle voci su un accordo che sarebbe stato preso tra i rappresentanti della maggioranza governativa per ima legge-stralcio della riforma dell'informazione contenente «provvedimenti per immediati e parziali interventi a favore dell'editoria in crisi che potrebbero eludere i presupposti di un autentico intervento di riforma». Si tratterebbe di contributi «a pioggia» che — secondo i rappresentanti sindacali dei giorna¬ listi — non tengono conto delle proposte di parte sindacale e delle indicazioni fornite dai partiti politici alla commissione parlamentare sull'editoria. Il presidente della Fnsi Paolo Murialdi ha spiegato che la situazione della Gazzetta del Popolo, autogestita dall'agosto 1974, e quella del Globo, i cui redattori sono in sciopero dal 2 gennaio di quest'anno, possono essere risolte soltanto nell'ambito di una riforma delle leggi che governano il mondo dell'informazione. Da parte del governo e dei partiti si mira invece ad eludere i principi fondamentali della riforma dell'editoria e ad allontanare nel tempo la riforma stessa. In questa prospettiva devono anche essere visti i progettati aiuti per la stampa, da collegare alle idee portanti della riforma. Dopo aver ribadito la volontà della Fnsi di appoggiare la lotta della Gazzetta del Popolo e del Globo e di sostenere i provvedimenti per la riforma già concordati con i poligrafici e con le organizzazioni sindacali, il segretario della Fnsi Luciano Ceschia ha ribadito ancora una volta il no della federazione alla lottizzazione delle testate, il fermo proposito di salvaguardare l'autonomia della professione giornalistica contro ogni condizionamento. Soffer mandosi sulla situazione della Gazzetta del Popolo, giunta ormai ad un momento decisi vo dopo otto mesi di autogestione, ha rilevato che alla soluzione di gestione cooperativa si stanno contrapponendo proposte che mirano a chiudere l'autogestione e ad utilizzare il giornale come un foglio elettorale. Occorre dunque continuare la lotta, affinché il governo e le forze che lo sostengono non sfuggano agli impegni ripetutamente presi in passato.

Persone citate: Luciano Ceschia, Paolo Murialdi, Soffer

Luoghi citati: Roma