Scherma: nel Trofeo Martini ancora due azzurre in gara di Carlo Filogamo

Scherma: nel Trofeo Martini ancora due azzurre in gara Scherma: nel Trofeo Martini ancora due azzurre in gara Consolata Collino e Carola Mangiarotti negli "ottavi" con 34 straniere La finale in programma oggi pomeriggio (Palazzo dello Sport, ore 16) Le porte del Palazzo dello Sport si sono nuovamente aperte ieri per accogliere la fiumana delle 206 liorettiste (131 straniere), rappresentanti 21 nazioni, partecipanti al Trofeo Martini, che si conclude oggi pomeriggio con il girone tinaie a sei, preceduto da un'interessante dimostrazione di /fendo (antica spada giapponese). Purtroppo rispetto alle iscrizioni si è dovuta registrare la delezione di parecchie giovani italiane e anche di Vannetta Masciotta, Del resto anche la tricolore Lorenzonl e la Cimmerman hanno risentito della prova a squadre tanto da arenarsi nei primi due turni eliminatori, che hanno drasticamente ridotto le schermitrici In gara prima a 126 poi a 63. Consolata Cellino ha invece riscattato la deludente prestazione della finale a squadre entrando nei sedicesimi di finale. Con lei, le altre giovani azzurre dei mondiali di Grenoble, Carola Mangiarotti e Patrizia Caglioni, mentre è caduta la più anziana Reka Cipriani. A questo punto (sedicesimi di finale) il gruppo delle italiane ancora in lizza (otto) era completato da Romeo, Ratti, Busacca, Scattarelli, Cirillo. A conclusione della prima giornata di questa sfibrante « maratona » schermistica, la selezione si la implacabile per le meno dotate, le quali vedono scomparire il mi- i raggio di proseguire il loro cam- ! mino In questo prestigioso torneo. Ne escono indenni però tutte le fiorettiste dì maggior lama e fra esse riescono ad inserirsi per gli ottavi di finale (sei gironi di sei tlratrici ciascuno) due sole azzurre: la torinese Consolata Collino (troppo nervosa), sia pure per il rotto della cullia di una sola stoccata, e Carola Mangiarotti, la smilza mancina figlia dell'olimpionico Edoardo. Sensazionale invece la scomparsa della sovietica Giljazova (medaglia di bronzo a Grenoble), della squadra di Kazan vittoriosa in Coppa Europa, nonché delle ungheresi Simonlfy e Maros. Eliminata pure Margarita Rodriguez (campionessa panamericana), ben quotata dopo il lusinghiero debutto europeo delle cubane. Buona impressione hanno pure destato le due liorettiste della Germania Orientale, la Hiller e la Leschnik. Naturalmente, i lavori del pronostico continuano a concentrarsi sulla statuaria Belova, la sovietica olimpionica dì Città del Messico, quattro volte vincitrice del -Martini', e su due sue connazionali, l'iridata di due anni la Nikonova e quella -under 20- di Istanbul Sldorova. La svedese Palm, le Irancesi Dumont e Demaille, la detentrice della Coppa del mondo, l'ungherese Bobis con la sua compagna Schwarzenberger, la cecoslovacca Raczova, la polacca Urbanska, sembra abbiano le carte in regola per dare la scalata alle sospirate posizioni di avanguardia. Carlo Filogamo

Luoghi citati: Città Del Messico, Europa, Germania Orientale, Grenoble, Istanbul