Scherma: le torinesi mancano la qualificazione al girone finale di Giorgio Barberis

Scherma: le torinesi mancano la qualificazione al girone finale Scherma: le torinesi mancano la qualificazione al girone finale Nella Coppa Europa al Palasport torinese - Sconfitta con le ungheresi di Budapest nell'incontro decisivo - Stamane il via al Trofeo Martini individuale con 250 concorrenti in pedana La squadra del Club Scherma Torino, che rappresentava l'Italia nella Coppa Europa di fioretto femminile (una manifestazione che si può paragonare alla Coppa dei Campioni calcistica), ha malamente sprecato l'occasione di entrare per la prima volta nella finale della gara, giunta alla sua decima edizione. Le torinesi, impegnate in semifinale contro le ungheresi dell'ilipest, hanno perso di misura per 9-7 dopo essere state in vantaggio per 7-5. L'ultima tornata di quattro assalti, quando orinai sembrava che la finale non potesse più sfuggire, è stata fatale. Ha incominciato Consolata Collino, incappata in una serata-no, che ha sprecato il vantaggio di due stoccate (3-1) contro la Rejto, ma, per ironìa della sorte, il colpo fatale è forse venuto dalla Lorenzoni, che dopo tre vittorie su altrettanti assalti (una gara comunque esemplare la sua) ha perso con un secchissimo 0-4 dalla Szolnoky. Il « cuore » della Masciotta non è più bastato allora contro la Simonffy né la Cimmerman (moglie del maestro Franke. attuale alle- natore del Club Scherma Torino) è riuscita ad imporsi alla Ronay.^ CI sono rimasti male un po' tutti per questa sconfitta dalle torinesi, dalle schermitici al pubblico che intanto si era raccolto abbastanza numeroso intorno alla pedana e aveva fatto sentire il suo incitamento a più riprese. C'è rimasto male Spinosi, il giocatore della Juventus, che ha seguito buona parte della gara vicino alle tiratrici vivendo con loro gioie e apprensioni; e ci sono rimasti male anche Sacchetti e Anconetani, I due giocatori del Saclà, venuti a tifare per le ragazze torinesi f«Già 10 scorso anno — spiegava Anconetani — ho assistito alla finale di questa gara: mi è piaciuta e così sono tornato a vederla •), Intanto nell'altra semifinale le romene, dopo aver costituito la sorpresa dei gironi eliminatori della mattinata facendosi battere dalle cubane, rischiavano di « bissare » ma questa volta in senso positivo, e cioè battendo le fortissime sovietiche, condizionate dalla giornata storta dell'ex iridata Nikonova (quattro sconfitte In quattro assalti). Ma l'esperienza delle russe ha avuto alla fine ragione del coraggio delle giovani avversarie prive quest'anno di due tiratrici come la Gyulai e la Pascu, entrambe in attesa di lieto evento. Adesso per le azzurre non rimane che cercare di rifarsi con il trofeo Martini che prende il via stamane al Palasport (ore 8,30) e si concluderà domani pomeriggio. 11 numero delle iscritte ha toccato un limite record: 253 fiorettiste in rappresentanza di 21 nazioni, con cubane, tedesche est e danesi presenti per la prima volta. La scherma cubana la si conosce ed anche nella Coppa Europa di ieri ha mostrato la sua fase evolutiva, quella danese è povera di tradizione e di rappresentanti. L'incognita è rappresentata dalle tedesche orientali che sono pressoché sconosciute in campo internazionale: visti i precedenti in altri sport si è portati a credere che comunque, pur non assurgendo al rango di vere e proprie outsiders, le ragazze della Germania Est daranno molto fastidio a chi non saprà valutarle opportunamente. Giorgio Barberis La squadra Cimmerman del Club di scherma torinese (Collino, Lorenzoni, e Masciotta) eliminata in semifinale (La Stampa)

Persone citate: Collino, Consolata Collino, Franke, Gyulai, Lorenzoni, Masciotta, Pascu, Sacchetti

Luoghi citati: Budapest, Europa, Germania Est, Italia, Torino