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E morto Ivo Andric scrittore "Nobel,, E morto Ivo Andric scrittore "Nobel,, L'autore del romanzo "Il ponte sulla Brina" aveva 83 anni - Il decesso a Belgrado Belgrado, 13 marzo. Ivo Andric, Premio Nobel per la letteratura nel 1961 per « Il ponte sulla Drina », è morto in una clinica di Belgrado all'età di 83 anni. L'ambiente letterario jugoslavo riconosceva in lui il più grande scrittore contemporaneo in lingua serbocroata. (Ansa - Ap) Ivo Andric era nato a Travlìik nel 1892 da una famiglia di artigiani impoveriti. Fin dall'adolescenza conobbe la ristrettezze economiche e a grande difficoltà riuscì a seguire gli studi universitari a Zagabria, Vienna, Cracovia a Graz, dove si laureò nel 1924 con una tesi sulla cultura in Bosnia sotto il dominio turco: uno studio che già dice quello che sarebbe stato il centro fondamentale dei suoi interessi di intellettuale e di scrittore: la regione della Bosnia-Erzegovina. Intanto aveva esordito con poesie sulla rivista 11 Sud letterario. Internato dagli austriaci tra il 1914 e il 1917, perché sospetto di idee untiasburgiche, aveva partecipato al movimento dei giovani irredentisti croati. In quegli anni aveva pubblicalo vari saggi e traduzioni di scrittori europei e americani come Strindberg e Whitman. I suoi primi libri furono di prose liriche e di riflessioni al confine della poesia. Poi fu per lui la volta di provarsi nel racconto e nel romanzo breve. Uno di questi libri giovanili, Sete, era comparso in Italia nel 1954, senza suscitare un reale interesse di pubblico. Era la storia di una solitudine femminile, accentrata nella figura della moglie di un comandante austriaco, che trascorreva una notte angosciosa, ascoi tanto i lamenti di un bandito serbo ferito, il quale vanamente chiedeva gli venisse dato da bere. Anche il grande romanzo Il ponte sulla Drina, uscito in Italia nel 1960, non suscitò sulle prime una grande eco di pubblico. Fu il premio Nobel assegnato ad Andric nell'anno successivo ad addensare intorno a lui l'interesse di un più largo strato di lettori. II ponte sulla Drina era un vasto romanzo corale che narrava la storia del ponte sul fiume che attraversa Visegrad (la cittadina delta Bosnia in cui Andric aveva vissuto la propria adolescenza) dalla fine del '500 | fino all'inizio della prima guerra \ mondiale. Il ponte diventava co- sì un luogo mitico e al tempo stesso il protagonista della multiforme storia della regione prediletta dallo scrittore, attraverso la varia serie delle vicende storiche, il succedersi delle dominazioni, il mutare stesso degli uomini insieme con il mutare della civiltà. Alle vicende del ponte e della collettività che lo percorreva si intrecciavano a volte storie individuali, come il dramma della bella Fatima, una giovane costretta a sposare un uomo che non alitava, che dal ponte appunto si gettava per trovare nel fiume la morte. Il ponte diventava dunque, nelle intenzioni di Andric, il simbolo di tutta la Bosnia, una sorta di leggendario luogo d'incontro di uomini, di idee, tradizioni, vari elementi culturali. Il ponte sulla Drina sottolineava soprattutto in Andric (pur nell'ambito di modi narrativi tradizionali, per molta parte legati ancora alle grandi correnti del romanzo europeo ottocentesco) una singolare capacità di trasferire sul piano lirico miti, leggende, che erano schietto patrimonio del suo popolo. Non a caso Andric aveva scritto all'inizio di un suo racconto, nel 1948: «Le cittadine della Bosnia sono piene di leggende. Sono quelle menzogne orientali, riguardo alle quali un proverbio turco sostiene che sono più vere di qualsiasi verità». Guido Davico Bonino Ivo Andric (Cameraphoto)

Luoghi citati: Belgrado, Bosnia-erzegovina, Cracovia, Graz, Italia, Vienna, Zagabria