Genova: sulle dimissioni polemiche tra i partiti

Genova: sulle dimissioni polemiche tra i partiti La crisi comunale si allunga Genova: sulle dimissioni polemiche tra i partiti Discussa l'interpretazione delle norme per ratificare le rinunce dì assessori psi, de e psdi e del sindaco (Dal nostro corrispondente) Genova, 11 marzo. (p.l.) La crisi comunale di Genova allunga la sua ombra: le dimissioni degli assessori socialisti, presentate lunedi 3 marzo, e quelle del sindaco e degli assessori democristiani e socialdemocratici, presentate venerdì 7, saranno discusse ancora, per la ratifica definitiva ed inevitabile, giovedì prossimo. Tra i partiti di «centrosinistra» e quelli di opposizione è scoppiata ora una serrata «guerra dei nervi», giocata soprattutto sui cavilli interpretativi del regolamento. Ieri sera, infatti, in consiglio comunale, dopo che il sindaco Giancarlo Piombino aveva annunciato le dimissioni e aveva parlato, in termini generali del piano regolatore, la cui discussione e approvazione sembrano ormai tramontate, s'è scatenata una sottile polemica sul meccanismo giuridico di ratifica. I socialisti volevano che le dimissioni fossero approvate dal Consiglio tutte insieme, mentre da parte della de e del psdi si sosteneva che si dovesse procedere a due differenti scrutini perché le dimissioni s'erano svolte in due tempi diversi. La questione nascondeva un secondo scopo: nel caso di ratifica generale, tutta la giunta al completo sarebbe rimasta in carica per l'ordinaria amministrazione. Nel caso delle dimissioni in due tempi, invece, i socialisti sarebbero decaduti, lasciando alla de e al psdi la gestione ordinaria. L'ostacolo è apparso insuperabile, per cui, su proposta del consigliere liberale Baffigi, è stato deciso l'aggiornamento della seduta a giovedì. Arrivava dalla Nigeria

Persone citate: Baffigi, Giancarlo Piombino

Luoghi citati: Genova, Nigeria