I nuovi trattori e un erbicida italiano le novità alla fiera agricola di Verona

I nuovi trattori e un erbicida italiano le novità alla fiera agricola di Verona Si inaugura stamane la manifestazione internazionale I nuovi trattori e un erbicida italiano le novità alla fiera agricola di Verona La Fiat presenta quattro "macchine" diverse dalle altre per comodità e sicurezza - Le previsioni per il mercato interno - La Montedison ha creato il "drepamon", diserbante per il riso (Dal nostro inviato speciale) Verona, 11 marzo. Meccanizzazione e chimica sono alla ribalta della settantasettesima Fiera agricola di Verona, che il ministro Giovanni Marcora inaugurerà domani mattina. Fiat e Montedison hanno presentato ai giornalisti le loro novità. Dei quattro nuovi modelli di trattori Fiat abbiamo già ampiamente parlato in anteprima sulla pagina agricola de Da Stampa. Ricordiamo che due macchine hanno una potenza di 78 cv (il 780 e il 780 DT), le altre due di 88 cv (l'880 e l'880 DT) e che esistono ver- sioni a due e a quattro ruote motrici. Oltre a consentire una produttività molto elevata, i nuovi trattori Fiat — destinati all'agricoltore-manager e non al piccolo produttore — possiedono una caratteristica che li distingue da tutti gli altri modelli, sia della Fiat sia di altre case: sono cioè i primi trattori «diversi» costruiti per la comodità, la sicurezza, il conforto dell'agricoltore. In una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato anche il dottor Scalzotto e il professor Wyss, il dottor Giuseppe Spigarolo, direttore commerciale della «Fiat trattori», ha confermato che la società lavora oggi al massimo della capacità produttiva. Anche nel 1974, anno critico a causa della stretta creditizia, la Fiat ha venduto in Italia mille trattori più del 1973, contro una diminuzione globale delle vendite di circa il 2 per cento. Tuttavia, il recente aumento di dieci miliardi al fondo di rotazione della meccanizzazione — ha aggiunto Spigarolo — è del tutto insufficiente, e i costruttori di macchine agricole sono profondamente delusi. Il mercato interno non dà quindi molte speranze, anche se il 1975 non dovrebbe essere peggiore del 1974. Ma se la «Fiat trattori» non ha per ora problemi di cassa integrazione o di riduzione d'orario lo si deve soprattutto al ! mercato internazionale, dove sono stati realizzati buoni contratti, specie con i Paesi petroliferi e con alcune nazioni africane. Buone notizie anche per gli agricoltori, perché non sono previsti aumenti di prezzo (tutto però dipende dall'evoluzione dei costi). Come la Fiat, la Montedison ha tenuto in anteprima una conferenza stampa, per illustrare il settore studi e sperimentazione. Abbiamo così appreso che i costi di ricerca per ogni antiparassitario nuovo messo in commercio sono di circa cinque miliardi di lire; ed è proprio grazie a questo imponente lavoro che, ad esempio, nei diserbanti la Montedison ha potuto mettere sul mercato il «drepamon», primo erbicida italiano (per il riso). Ma il discorso alla Montedison si è presto spostato sui problemi più scottanti, come la carenza di concimi chimici, che agricoltori singoli e cooperative denunciano da tempo. Il vicedirettore generale della divisione prodotti per l'agricoltura, ingegner Alessandro Podestà, ha ammesso che i fertilizzanti scarseggiano in Italia. A suo parere le cause sono da attribuire alla diminuzione delle importazioni e ad alcuni distributori, che avrebbero fatto incetta di concimi chimici per venderli all'estero dove i prezzi sono più elevati (anche le importazioni sono scese a causa del forte divario tra il mercato italiano e quello mondiale). Proprio la possibilità di lucrare maggiori profitti spingerebbe, secondo gli agricoltori, la Montedison a far mancare i fertilizzanti in Italia, per venderli all'estero. Ciò non è vero, ha detto l'ingegner Podestà, perché la presenza Montedison sul mercato italiano dei fertilizzanti non è diminuita rispetto al passato: nel 1971-72 è stata del 47 per cento, per poi salire al 51 per cento negli anni successivi, e tale dovrebbe rimanere anche nel 1975. E' stato chiesto ai responsabili della società quali siano le prospettive dei prezzi. Certamente nessuna diminuzione, hanno affermato, contrariamente a quanto si era sentito dire da qualche parte; piuttosto nuovi rincari, perché i prezzi delle materie prime (ad esempio le fosforiti che dobbiamo importare dal Sud Africa e dagli Stati Uniti) continuano a rincarare. E se poi si arrivasse a stabilire prezzi politici per i fertilizzanti? La nostra produzione — ha risposto l'ingegner Podestà — diventerebbe antieconomica e non ci sarebbero che due soluzioni: industrie sovvenzionate o imprese pubbliche Interessante, al di fuori della partecipazione delle grandi industrie, la presenza degli espositori stranieri (undici ufficiali). Primeggiano la Francia, con la Sopexa (una società per la promozione dell'export, di cui in Italia si sente molto la mancanza) che presenta sementi, formaggi, piante, mangimi e le migliori razze bovine d'Oltralpe; la Germania Occidentale, con forte presenza di bovini e trattori; gli Stati Uniti, che anche quest'anno dedicano molto spazio alla fecondazione artificiale; la Gran Bretagna, che punta quasi tutto sulle patate; la Jugoslavia, con conserve alimentari, se- menti e macchine agricole; l'Olanda con pulcini e pollame. Domani, dopo l'inaugurazione, l'Urna (Utenti macchine agricole) farà il punto sulla meccanizzazione agricola in Italia (dove lavorano ormai oltre 750 mila trattori) e presenterà la ventina di nuove macchine agricole selezionate fra le molte che escono ogni anno. Livio Burato

Persone citate: Alessandro Podestà, Giovanni Marcora, Giuseppe Spigarolo, Livio Burato, Scalzotto, Spigarolo, Wyss