La morte di Mantekas Si indaga fra i greci

La morte di Mantekas Si indaga fra i greci La morte di Mantekas Si indaga fra i greci Il nazifascista che dice di sapere la verità anche sulla strage dell'ltalicus resta in carcere Roma, 11 marzo. Marco Fagnani, il fascista che dice di sapere la verità sulla morte di Mikis Mantekas resta in carcere. E' stato interrogato tre volte e ha fatto alcuni nomi. Un'indagine rapida sugli ambienti dei greci legati al passato regime di Papadopulos ha portato all'identificazione di Giorgio Samaras, 29 anni. Quest'ultimo però ha esibito un alibi di ferro ed è stato rilasciato. Fagnani, oltre a parlare dei tragici fatti di via Ottaviano, ha fatto dei riferimenti all'attentato del 4 agosto '74 sul treno « Italicus »: avrebbe detto di essere stato pagato per non parlare. Il magistrato ha disposto la trasmissione di questi atti alla procura di Bologna, competente per territorio. Sembrava che non ci fossero molti punti oscuri per risalire a coloro che spararono a Mikis Mantekas studente greco del Fuan. Era il pomeriggio di venerdì 28 febbraio: le provocazioni fasciste avevano raggiunto il culmine mentre l'udienza del processo per la strage di Primavalle era finita da poco. Mantekas fu colpito a morte all'angolo tra via Ottaviano e piazza Risorgimento. Un agente aveva visto qualcuno sparare: ci fu un inseguimento e fu preso Fabrizio Panzieri, extraparlamentare di sinistra, che aveva vicino, in terra, una pistola 7,65. Grazie alla segnalazione di un missino, si arrivò al nome del presunto omicida, Alvaro Lojacono. Il caso pareva chiuso: i fascisti per tre giorni si scatenarono in violenze, pestaggi, aggressioni. Mentre sulla vicenda calava il silenzio di un'istruttoria a spron battuto, ieri è scoppiato il « giallo »: dal 5 marzo Marco Fagnani si trova in carcere perché confidò ad una donna particolari sconcertanti sulla morte del greco (aderente all'organizzazione universitaria missina, ma « antifascista » secondo i suoi genitori). La polizia non rende noto il fatto, che viene però svelato da una telefonata anonima. Marco Fagnani è nazifascista. Viene interrogato dal giudice Vittorio Occorsio. Si comincia a indagare sugli ambienti dei greci aderenti a gruppi fascisti. Chi ha sparato al Mantekas? Che valore hanno le dichiarazioni rese dal Fagnani? La vicenda appare complessa. « E' un affare terribilmente serio », dichiara il magistrato Occorsio. f. c.

Persone citate: Alvaro Lojacono, Fabrizio Panzieri, Fagnani, Mikis Mantekas, Papadopulos

Luoghi citati: Bologna, Roma