Primavalle: molti testi ma "chiariscono,, poco di Fabrizio Carbone

Primavalle: molti testi ma "chiariscono,, poco Il processo per il criminale incendio Primavalle: molti testi ma "chiariscono,, poco Al termine dell'udienza, il presidente del tribunale ha detto : "Se si continua di questo passo, non si arriverà a capire la verità" Roma, 11 marzo. Terza settimana del processo contro Achille Lollo, lo studente laureando di «Potere operaio» che con Mario Grillo e Marino Clavo (latitanti) è accusato di strage per l'incendio che uccise due dei sei figli del segretario della sezione missina di Primavalle: con la settima e l'ottava udienza è cominciata la sfilata dei testimoni. Sono più di cento, quasi tutti di parte civile. Le loro deposizioni, fino ad oggi, non sono servite a chiarire quello che ancora oggi si capisce poco. Il processo, strumentalizzato dal msi, è pieno di lacune, di vuoti, di silenzi, reticenze, contraddizioni. E ancora non siamo arrivati alle perizie sull'incendio, punto chiave per ricercare la verità sulla tragedia. Parlavamo di strumentalizzazione del msi. Ieri, il primo teste è stato l'avvocato Michele Marchio, deputato missino. Fu svegliato poco dopo l'incendio e si recò sul posto. Marchio ha cercato di tenere comizio, ma è stato ripreso dal presidente, Giovanni Salemi. Oggi invece i missini di Primavalle hanno fornito ancora la prova che nella sezione «Giarabub» le cose non filavano lisce: un iscritto aveva diffamato la moglie di Mattei e, proprio il giorno prima dell'incendio, era stato «buttato fuori» dalla sezione per ordine del segretario. C'erano contrasti, litigi e faide e nessuno dei testi ha chiarito se effettivamente Mario Mattei fosse preoccupato per quello che i «cinesi» avrebbero potuto fare contro la sede e gli iscritti al msi, oppure se il problema del segretario della sezione del quartiere fosse interno. Francesco Spallone, della direzio- ne provinciale del msi, è il giovane che telefonò dopo essere stato avvertito dell'incendio all'onorevole Marchio e insieme a lui raggiunse Primavalle. «Angelo Lampis — ha detto in aula — si presentò come investigatore privato». E' una smentita a quello che disse Marchio. Anche oggi molti missini testimoni di parte civile hanno parlato di Angelo Lampis, precisando che nessuno si «fidava» di lui e delle sue iniziative di infiltrarsi tra gli extraparlamentari di sinistra. Uno di questi testimoni, però appena finito di rendere la sua deposizione, si è messo a parlare con lo stesso Lampis che, in quel momento, aveva lasciato il banco degli imputati (a piede libero) e sedeva fra il pubblico. Riferendosi a Lollo, Grillo e Clavo il presidente del tribunale ha chiesto più volte ai testimoni se li avessero mai conosciuti; se avessero mai sentito parlare di «Potere operaio ». Le risposte sono state pressoché identiche: nessuno dei testimoni ascoltati aveva mai visto Lollo, Clavo e Grillo; molti non conoscevano l'ubicazione della sede di «Potere operaio». Sui fatti concreti c'è stata la testimonianza di Mario Angelini, fidanzato della figlia di Aldo Speranza, il netturbino accusato di complicità con i tre di «Potere operaio» per attentati minori e prosciolto dall'accusa di strage. Anche questo giovane ha dichiarato che Lollo, Clavo e Grillo, la sera di domenica 15 aprile] 1973 (l'incendio scoppiò alle 3,30 di lunedì) andarono a casa di Speranza. Angelini si è un po' confuso e da quello che si è capito, lui era più interessato alla «sua» ragazza che al terzetto. Angelini, comunque, ha detto che Lollo e gli altri chiesero del netturbino e quando seppero che dormiva risposero: «Se dorme non fa niente». Un teste, Paolo Amari, che aveva frequentato la sede degli extraparlamentari di sinistra a Primavalle, ha detto di non aver mai visto nel locale «liste» di fascisti. Il presidente del tribunale in chiusura dell'udienza, disertata dal pubblico, ha detto: «Qui tutti si preocccupano di dire cose non compromettenti anche su punti di poca importanza. Ma se si continua di questo passo non si arriverà a capire la verità». Ed è questo finora il succo del processo. Fabrizio Carbone Achillc Lollo

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