Sindmato di polizia e "nuovi,, iodici di Gino Mazzoldi

Sindmato di polizia e "nuovi,, iodici Sindmato di polizia e "nuovi,, iodici Le richieste di De Martino al convegno di Milano "Necessaria una riforma organica del sistema giudiziario. Ci opporremo alle violenze dei fascisti" (Dal nostro corrispondente) Milano, 8 marzo. Con l'intervento dell'onorevole Francesco De Martino, è proseguito oggi al museo della scienza e della tecnica il convegno su «ordine pubblico 3 lotta alla criminalità», organizzato dalla «sezione problemi dello Stato» del psi. «Il nostro partito — ha esordito il segretario nazionale socialista — non permetterà mai a qualunque forza politica in cerca di voti per le prossime elezioni, di tentare di far riemergere la teoria degli opposti estremismi sfruttando episodi di criminalità organizzata». Dopo questa affermazione di prinepio, il segretario nazionale del psi ha voluto fare una netta distinzione tra l'estremismo di sinistra e quello di destra. «Ben diversa — ha detto De Martino — ne è la matrice, che tutti conosciamo purtroppo per diretta esperienza. Ben diversi i programmi e gli scopi, tra cui le numerose stragi che dal 1969 ad oggi hanno insanguinato il ncstro Paese e che per la maggior parte sono rimaste impunite. Ben diversa infine — ha aggiunto — la sua pericolosità, per l'opera sistematica di inquinamento condotta dai neofascisti in determinati centri di potere e dai molteplici legami internazionali che li sostengono». «E' necessario che la democrazia, per la sua stessa sopravvivenza, combatta il fascismo — ha precisato De Martino — ma per far questo non ci serviremo mai di metodi fascisti». Il partito socialista secondo il suo segretario deve raccogliere l'eredità dei grandi pensatori liberali del '700 e dell'800, che, con le loro innovazioni hanno aperto la strada all'attuale civiltà. A giudizio di De Martino la sinistra deve battersi, oltre che per l'adeguamento della legislazione alle attuali condizioni della criminalità politica, anche per l'applicazione delle leggi già esistenti, largamente sufficienti a garantire l'ordine. «Certo non sarà il psi — ha continuato il parlamentare — a cadere nella trappola di Almirante, che ci trascinerebbe in una guerra civile, ma dobbiamo ricordare a quei signori che 30 anni fa abbiamo di¬ mostrato di saper impugnare le armi». Passando poi ad esaminare i vari tipi di crimine. De Martino ha fatto una netta distinzione tra la criminalità minuta, che nasce da sperequazioni sociali ed economiche e quella organizzata, con a disposizione enormi quantità di ricchezza. «E' assurdo pensare — ha detto — che questo secondo tipo di criminalità possa essere limitata con il fermo di polizia. E' invece necessaria una riforma organica degli ordinamenti di polizia e del sistema giudiziario, con particolare riguardo ai codici soprattutto quello penale». Per la pubblica sicurezza, De Martino ha auspicato la costituzione del sindacato di polizia. Infine ha difeso l'assoluta indipendenza dei giudici. Sono seguiti gli interventi dell'onorevole Loris Fortuna (sulla impostazione delle discussioni al vertice di maggioranza per l'ordine pubblico), del professor Gaetano Pecorella, docente di diritto e procedura penale nella facoltà di scienze politiche di Milano ( sulle situazioni ambientali che determinano la criminalità), del senatore Zuccaia (su criminalità comune, fascista e mafiosa), dell'ex ministro della Giustizia Mario Zagari (sulla riforma carceraria e de! sistema giudiziario) dell'avvocato Giovanni Bisogni (sulla criminalità a Napoli). Gino Mazzoldi

Luoghi citati: Milano, Napoli