Morti e feriti in Portogallo di Sandro Viola

Morti e feriti in Portogallo Morti e feriti in Portogallo (Segue dalla 1 pagina) chiarazioni molto preoccupate, parlando di un « salto di qualità » nella contesa preelettorale e di un « grave peggioramento » del clima generale del Paese. Le versioni sulla dinamica e il significato degli incidenti di Setubal variano, naturalmente, a seconda del versante politico. Per il Movimento democratico portoghese, formazione che fiancheggia il partito comunista, e la cui sede di Setubal si trova a cento metri dal luogo della sparatoria, si è trattato di « una provocazione » dei gruppi d'estrema sinistra. « Ma anche la polizia », ci dicevano stamane i dirigenti del Mdp, « si è comportata in maniera strana, perché ha sparato quando la situazione sembrava ormai tranquilla ». Il partito comunista è anch'esso convinto che dall'estrema sinistra si stia cercando di ostacolare il processo di stabilizzazione demo- cratica. « La reazione di sinistra », ci ha detto il numero due del pc, Octavio Fato, « mira al caos e a dividere il Movimento delle Forze Armate dalle masse, costringendo i militari alla repressione ». Diversa è la valutazione del partito popolare democratico, nato attorno ad un gruppo di tecnocrati e di intellettuali, che secondo i sondaggi dovrebbe polarizzare i voti di larghi strati della borghesia. Uno dei suoi dirigenti, il direttore del settimanale «Expresso», Francisco Balsamao, è convinto che i comunisti siano invece all'origine di questa escalation di violenza nel tentativo di spingere i militari a rinviare le elezioni. « Il pc è molto preoccupato — ci dice Balsamao — di uscire dalle elezioni del 12 aprile con non più dell'8-10 per cento dei voti. Sì è battuto come ha potuto contro le elezioni, e ora non vedrebbe di meglio che un aggravarsi della situazione della piazza, tale da convincere il Mfa ad un rinvio della consultazione ». Tutto è sempre estremamente fluido in questo Portogallo che pencola « tra Spinola e Mao », e in questi ultimi giorni la sensazione d'incertezza si è fatta ancora più acuta. Molti interrogativi continuano ad emergere quando si guarda al movimento delle forze armate, e più in generale al corpo degli ufficiali portoghesi, all'insieme della struttura militare. Quale tipo di coesione, quale omogeneità di orientamenti, esistono oggi nelle tre armi? Non è un caso che le ipotesi di una divisione all'interno dell'assemblea del movimento e dei suoi organi (il Consiglio dei Venti e la Commissione di coordinamento) si vadano moltiplicando. Proprio la scorsa notte Lisbona era percorsa, dopo parecchio tempo, da una quantità di voci: unità «spinoliste» in fermento, defenestrazione del comandante della Regione militare di Lisbona (il generale Otelo Saraiva De Carvalho, uno degli elementi di punta del gruppo di ufficiali radicali), concentramento a Lisbona di varie unità di paracadutisti, il corpo considerato più restio nei confronti dei programmi socialisti del Mfa. Voci non vere, come si è poi accertato stamane. Ma che affiorano da uno sfondo torbido, inquieto, tant'è vero che in quelle stesse ore, a Setubal, si stava sparando. Sandro Viola

Persone citate: De Carvalho, Expresso, Francisco Balsamao, Mao, Octavio Fato, Spinola

Luoghi citati: Lisbona, Portogallo