Mitre polemiche sull'urbanistica
Mitre polemiche sull'urbanistica Mitre polemiche sull'urbanistica Un documento dell'assessore Carli contestato dai gruppi socialdemocratico e repubblicano Siamo arrivati al punto più « scottante » di questo scorcio legislativo dell'amministrazione in carica: il riassetto urbanistico della città. L'assessore Carli ha redatto un documento, che sarà discusso dalla commissione martedi. Ma i socialdemocratici e repubblicani si sono già espressi con due interventi diversi e tuttavia ugualmente polemici. II documento Carli ribadiva la « necessità di operare nella revisione degli strumenti urbanistici per il riequilibrio tra città ed area metropolitana, con particolare riguardo alla ridistribuzione dei sistemi funzionali portanti », dando la priorità al servizi sociali e operando « ulteriormente verso il decentramento amministrativo, partendo dagli indirizzi politici e deliberativi finora assunti, anche attraverso la trasformazione delle strutture amministrative». Provvedimenti proposti: 1) piani delle « unità urbane », intesi come varianti parziali al piano regolatore; 2) «aree problema», per 1 servizi sociali non reperibili con i piani urbani, da sottoporre a salvagdardia assoluta; 3) redazione della variante ge- nerale al piano regolatore; 4) istituzione di una segreteria tecnica dell'assessorato, per il coordinamento e la parziale esecuzione dei provvedimenti. Abbiamo già riferito due giorni fa l'opposizione in particolare all'urbanistica di quartiere, manifestata dalla segreteria del psdi. Ora anche quella del pri, con un'ampia relazione firmata dal segretario Biffi Gentili, interviene polemicamente nei confronti del documento Carli rilevando « la sua obbligatoria scarsa rilevanza, per ragioni di tempi tecnici, dal punto di vista operativo; la sua al contrario, e correlativamente, rilevante importanza dal punto di vista propositivo-politico ». Secondo il pri esso costituisce « un vero e proprio ribaltamento e rovesciamento di concezione urbanistica », che si proponeva inizialmente «la riqualificazione del tessuto urbano attraverso il reperimento di aree a servizio pubblico e privato », attraverso una serie di provvedimenti operativi che « nel rispetto di obiettivi sociali, permettessero un rilancio dell'attività edilizia ». Tale concezione risulterebbe demolita dalla « posizione subalterna rispetto alle posizioni, molte volte strumentati anche nel senso migliore del termine, dell'opposizione di sinistra e di alcune componenti sociali (quartieri, sindacato ecc.) ». Occorre quindi « rimeditare tutto il documento », eppure arrivare a un confronto-dibattito in Consiglio comunale sull'argomento. La replica di Carli non si è fatta attendere: « La soluzione della crisi aperta dal psi ratificava con unanime accordo politico la volontà di dare corso a quanto proposto dalla relazione della commissione tecnica consegnata nello scorso ottobre ai partiti. In tal senso ho presentato ai partiti del centro-sinistra il documento operativo, ovviamente aperto ai contributi delle forze politiche di maggioranza. E' comunque necessario un confronto prima di ogni decisione ». Il capogruppo psi Astengo si è dichiarato « preoccupato per lo sganciamento dagli accordi programmatici del 22 gennaio messo in atto dal psdi e dal pri » nel settore urbanistico, e invita entrambi a « un estremo tentativo di convergenza su una soluzione operativa immediata ». nella consapevolezza della gravità che avrebbe per Torino « lasciare insoluti i problemi dello adeguamento del servizi sociali e dell'innesco a larga scala dell'intervento pubblico nel settore edilizio ». Nel Palazzo del Comune
Persone citate: Biffi Gentili, Carli
Luoghi citati: Torino
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