Funzionario imposte arrestato sul fatto reato: concussione

Funzionario imposte arrestato sul fatto reato: concussione Sorpreso dai carabinieri Funzionario imposte arrestato sul fatto reato: concussione Da dieci anni esigeva denaro "per diminuire le tasse" a una professoressa e a sua sorella Un funzionarlo dell'Ufficio distrettuale Imposte dirette è stato arrestato l'altro giorno dai carabinieri mentre ritirava 200 mila lire da un'anziana vedova per « aggiustare le cose ». Il ricatto durava ormai da dieci anni, si cercano le altre vittime. L'uomo, Gino Puricelli, 51 anni, corso Giulio Cesare 287, sposato e padre di due figlie, si difende: « Avevo aiutato quella signora a fare la denuncia dei redditi, ha voluto esprimermi la sua riconoscenza ». Ma la donna lo accusa, e resta comunque il flagrante reato di concussione. « Lo storia — dice la vittima, prof. Margherita Morando, 78 anni, via Sempione 146 — è irceo- rnincìata nel luglio del '66. Mia sorella, che ha 74 anni, ed io siamo state convocate con una cartolina all'Ufficio imposte per concordare ». Proprietarie di alcuni alloggi, le due signore non avevano mai diviso i beni. Si sono presentate insieme all'appuntamento. « Puricelli — continua Margherita Morando — ci ha detto che avremmo avuto un aumento "enorme" sull'imposta fabbricati ma che lui avrebbe potuto aiutarci: "Questa non è la sede adatta, verrò a trovarvi e vi farò toccare con mano i vantaggi che avrete mettendovi d'accordo con me". Ci siamo cascate ». Bell'uomo, distinto, aspetto mite, alla professoressa e alla sorella il funzionario non sembrava un truffatore, anche perché le sue pretese erano modeste: centomila lire l'anno. Ogni anno Puricelli mandava la cartolina, le vittime andavano in ufficio, lui fissava un appuntamento in via Sempione per il pagamento della tangente e strappava la cartolina in mille pezzi. Negli ultimi tempi la somma era raddoppiata: duecentomila lire. « Per pigrizia, per paura — racconta la professoressa — non j siamo mai andate dai carabinieri, anche se sapevamo benissimo che avremmo dovuto farlo. E poi lui ci convinceva: "Anche altri sì sono aggiustati così. Fatelo altrimenti il fisco vi stanga". Ogni anno dicevamo: è l'ultima volta. Soltanto ieri ci siamo decise ». L'appuntamento per il « concordato » era in casa della vittima, giovedì pomeriggio. La prof. Margherita Morando ha avvisato il capitano Cancellieri della Compagnia urbana terza. Alcuni militari si sono appostati nell'alloggio, hanno sorpreso il funzionario mentre ritirava le banconote. « A noi — dice la professoressa — fa una gran pena. Lui, ma anche la sua famiglia ». p Un funzionarlo dell'Ufficio di

Persone citate: Cancellieri, Gino Puricelli, Margherita Morando, Puricelli