Indagini estese anche a Pila

Indagini estese anche a Pila Indagini estese anche a Pila . e a o a a e è a i Polizia e carabinieri hanno esteso le indagini sul sequestro di Renato Lavagna anche a Pila dove 1» « Candido Lavagna Sas » ha in appalto la costruzione di un residence, Il « ClcI bleu », un imponente complesso di palazzine con 300 medi e mini allogtrl, per conto della società aostana « Alpila ». Poiché si è tutt'ora nel campo delle Ipotesi nessuna traccia è trascurata. E' possibile che l'idea del rapimento sia partita da qualcuno dell'ambiente edile, dove era più facile conoscere le disponibilità finanziarle di Renato Lavagna, ignote al di fuori. Nel cantiere l'attività prosegue come se nulla fosse accaduto. Spiega il responsabile dei lavori Giovanni Crivellin, 38 anni, di Moncalieri; «Mi ha telefonato la signora Edda Brera per darmi la notizia della scomparsa di suo fratello dicendomi di andare avanti ». Qualche operaio commenta incredulo e adirato l'episodio: « Se il geometra Lavagna dovesse pagare 5 miliardi, dovrebbe chiudere il cantiere e noi saremmo rovinati ». Giovanni Crivellin ribatte: « Non possono avergli chiesto quella cifra, è pazzesco. Io lavoro nell'impresa da 20 anni, so che guadagna bene ma non miliardi come se fossero noccioline. E' uno dei pochi che dalla crisi è stato appena sfiorato ma soltanto perché non si lancia in imprese disperate e le sue costruzioni sono perfette. Conosco clienti che hanno acquistato alloggi da lui a distanza di anni ». Silvana Berlier, impiegata dell'immobiliare incaricata alla vendita conferma: «Non può pagare una simile cifra ». Ad Aosta, Renato Lavagna è poco conosciuto. A parte i clienti e i fornitori, qualche informazione sul suo conto sono stati in grado di darla i vicini e i coinquilini dell'alloggo in via La Rochere 3A. « Veniva soltanto durante il week-end per controllare i lavori su a Pila. In genere era accompagnato dalla moglie, talvolta dalle due figlie ». Qualcuno ricorda di averlo visto ] domenica scorsa alle 18, Il capo della squadra mobile di Aosta, dottor Zingales, che ieri ha avuto un lungo colloquio con il suo collega torinese dottor Baranello, ritiene che il rapimento sia stato studiato a Torino. « Da gente — precisa — che considera questo crimine assai più redditizio e meno rischioso delle rapine. Escludo che si possa parlare di mafia, da noi non esiste ». L'esito delle indagini è mantenuto nel più stretto riserbo, sembra però che un'auto sospetta e qualche individuo sconosciuto si sia aggirato nella zona del cantiere mercoledì scorso, il giorno stesso in cui l'impresario veniva rapito. Un altro elemento che forse potrà imprimere all'inchiesta, una nieinraslaadc« vffiEvnriaInctsqssdMldsfeci qcicscapmddfvcpggsclprMdgdniiiiiiiiiiiiiiiiMiiiuiiiiiiiii iiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiu nuova svolta, è stato raccolto ieri dagli investigatori. Secondo indiscrezioni che dovranno essere confermate, Renato Lavagna aveva guadagnato una grossa somma di denaro in una speculazioni- fatta a Cervinia. Nel '70 aveva acquistato un terreno di due ettari e mezzo nella zona alta, soffiando l'affare a un'hi" presa piacentina, e nel giro di pochi mesi aveva ottenuta la licenza per abitazioni private e un albergo. Secondo queste voci, Renato Lavagna avrebbe rivenduto subito il terreno con un grosso margine di profitto. Questo episodio e il susseguente appalto dei lavori per il «Ciel bleu» potrebbero veramente far sospettare un sequestro nato nel settore edile dove per due volte la sua intraprendenza aveva intralciato l'attività di altri. Almeno, questa ipotesi, non è scartata a priori dalla polizia, che indaga anche su tale possibilità. Pila: il capocantiere Giovanni Crivellin davanti al complesso costruito dal Lai^'ia L'impiegata Silvana Berlier

Luoghi citati: Aosta, Baranello, Moncalieri, Pila, Torino