Un'inchiesta sui rapporti ira il finanziere Sindona e l'Ente minerario Sicilia

Un'inchiesta sui rapporti ira il finanziere Sindona e l'Ente minerario Sicilia I giudici Viola e Urbisci a Palermo Un'inchiesta sui rapporti ira il finanziere Sindona e l'Ente minerario Sicilia (Dal nostro corrispondente) Palermo, 6 marzo. Gli oscuri rapporti tra l'Ente minerario siciliano e le banche milanesi travolte dal fallimento di Michele Sindona sono al centro dell'indagine cominciata stamane a Palermo dal giudice istruttore Ovilio Urbisci e dal p.m. Guido Viola. I magistrati milanesi che istruiscono il processo a Sindona rimarranno a Palermo fino a sabato per interrogare numerose persone. «Ma sicuramente torneremo», ha detto Viola parlando con i giornalisti e non ha escluso l'emissione di mandati di cattura. A Palazzo di Giustizia i due magistrati hanno interrogato per tre ore e mezzo l'ex direttore generale dell'Ente minerario, Pietro Giordano, socialista, che ebbe l'importante incarico (21 milioni l'anno di compenso, un posto di preminenza nella finanza siciliana), per volontà dell'ex ministro Salvatore Lauricella. Il 27 gennaio, contemporeanamen te all'ex senatore de Graziano Verzotto che ne era presidente, Giordano dovette dimettersi proprio per i collegamenti tra l'Ems e Sindona prima del crack. II motivo delle precipitose dimissioni è noto: «Interessi neri» per almeno cento milioni furono pagati dalle banche milanesi parte in contanti e parte con assegni intestati al dottor Giordano e al dottor Antonino Renna, direttore amministrativo dell'Ems. Proprio stamane, mentre Giordano rispondeva alle domande di Urbisci e Viola, il consiglio d'amministrazione dell'Ems, riunito dal vicepresidente Luigi Vetri, ha preso atto dell'ultimatum dato dal governo regionale allontanando dall'incarico il dottor Renna che è stato «restituito» alla So. Chi.Mi.Si — società chimico mineraria siciliana — con le funzioni di direttore generale. Della Sochimisi è stato eletto presidente — il precedente era lo stesso Verzotto — il giornalista democristiano Tonino Zito. E' chiaro, anche se tutto è coperto dal segreto istruttorio, che Giordano è stato interrogato dai giulici sulla faccenda degli «interessi neri». L'inchiesta sull'affare Ems-Sindona è nettamente divisa dall'istruttoria avviata dalla procura della Repubblica di Palermo, che ha indiziato il senatore Verzotto di interesse privato in atti d'ufficio, perché l'Ente regionale tra il 1972 e la metà del 1973 depositò nelle due banche milanesi 7500 milioni. L'interrogatorio del dottor Giordano ha avuto fasi movimentate. Entrato disteso e sereno nell'ufficio dei due magistrati milanesi ne è uscito piuttosto agitato ed ha lasciato il palazz" inveendo contro i fotografi.

Luoghi citati: Palermo, Sicilia