Accordo anche Siria-Israele? di Giorgio Romano

Accordo anche Siria-Israele? Accordo anche Siria-Israele? (Nostro servizio particolare) Gerusalemme, 5 marzo. Il ministro della Difesa Shimon Peres ha dichiarato oggi che Israele studia con estrema attenzione i preparativi militari egiziani sul fronte del Canale, che proseguono ininterrottamente da alcuni mesi, senza che II Cairo faccia nessuno sforzo per tenerli celati. Parlando ad una riunione con i rappresentanti della stampa estera, ha detto che lo Stato ebraico segue molto da vicino queste opere, delle quali non si deve esagerare l'importanza ma che non devono essere nemmeno minimizzate: «Può darsi che sia una forma addi- zionale di pressione polìtica.ma è possibile che gli egiziani pensino all'autodifesa e forse anche a qualcosa di più. Tut-tavìa. si deve riconoscere che da parte dell'Egitto non c'è violazione formale degli accordi dello scorso anno». In risposta ad una domanda circa l'atteggiamento egiziano alla vigilia dell'arrivo di Henry Kissinger, ha detto che se la posizione del Cairo è quella che si può dedurre dalle dichiarazioni ufficiali, si devono avanzare molti dubbi sui possibili risultati del negoziato; se si tratta in vece di un'attitudine tattica di partenza, si può sperare di, giungere a qualche risultato concreto. Alla richiesta di co- j sa Israele vorrebbe in cambio . del «piccolo ritiro nel Sinai» ■■ (che escluda cioè i passi e i Upozzi), ha detto che in questo caso Israele domanderà la smilitarizzazione di tutte le località evacuate, dove dovrebbero entrare forze dell'O- nu, un'intesa per la riduzione del Preparativi bellici e la ri cerca di accordi economici con intensificati sforzi verso 11 trattato politico. Le intese economiche comprendono ov viamente anche la navigalo- : ne nel Canale, a proposito ; della quale ha detto: «Il Caj naie non e stato ancora aper1 to al traffico per molivi teI cilici: ancora non s'è suonata \ la marcia dell'Aida e non pos- j . siamo accusare l'Egitto di \ ì aver violato a questo propoì sito le intese del 1974». Circa la posizione di Israele per quanto riguarda il fronte j Nord, il ministro della Difesa j (che appariva sereno e cordiale) ha detto che occorre I intavolare trattative con la ■ Siria in via di un accordo finale reciproco, non con la ! mèta di un'intesa interinale: «Nonostante ci sia una grande divergenza tra le nostre posizioni e quelle di Damasco, dobbiamo ricordare che non esiste trattativa che non parta da divergenze sostali ziali nell'atteggiamento delle parti». Non ha fatto cenno al- | I le voci di un accordo tra Da | masco e Amman per un'inte I sa o addirittura unione politi ' ca tra i due Stati. 1 Peres, che ha avuto parole 1 di apprezzamento per Hus- \ sein, «considerato una tra le ', personalità più sobrie e reali- stiche della regione», ha confermato che la stella di Arafat sembra in declino. Quanto a un accordo difensivo tra Israele e gli Usa, il ministro della difesa ha detto che lo Stato ebraico non vuole che nessuno combatta per suo conto e «per quanto mi consta non abbiamo chiesto alcuna garanzia di questo genere a Washington, né Washington ce l'ha offerta». Giorgio Romano

Persone citate: Arafat, Henry Kissinger, Peres, Shimon Peres