Lo sciopero dei trasporti ha avuto adesione totale di Giancarlo Fossi

Lo sciopero dei trasporti ha avuto adesione totale Si sono fermate 800 mila persone Lo sciopero dei trasporti ha avuto adesione totale Dalle 9 alle 13 di ieri sono rimasti bloccati i mezzi pubblici Ritardi nei voli internazionali e caos nelle stazioni ferroviarie Roma, 4 marzo. Lo sciopero nei trasporti è stato totale. Oltre ottocentomila ferrovieri, autoferrotranvieri, marittimi, dipendenti delle autolinee e dell'aviazione civile hanno aderito in massa all'astensione di quattro ore decisa dalla Federazione Cgil-Cisl-Uil per sollecitare un'organica politica dei trasporti, investimenti immediati nei diversi settori, la definizione di vertenze riguardanti particolari categorie. Dalle 9 alle 13 i treni sono rimasti bloccati, come gli autobus e i tram, le metropolitane e i traghetti lagunari, i trasporti marittimi e gli autotrasporti merci, gli autoservizi di linea. Anche il traffico aereo si è fermato o comunque ha subito seri intralci. Tutti i voli della compagnia di bandiera, nazionali e internazionali, in partenza dal «Leonardo da Vinci» e da altri aeroporti sono stati cancellati; nei voli internazionali in arrivo si sono registrati ritardi di qualche ora. I disagi sono stati notevoli per gli utenti dei trasporti pubblici. La « paralisi » dei treni ha determinato caos nelle stazioni affollate di viaggiatóri in sosta: dopo mollo ore dalle fine dello - .topei'u, se ne avvertivano I ancora le conseguenze sul- l'intera rete con ritardi, perdita di coincidenze, mancanza dei servizi di ristoro e assistenza. La fermata dei trasporti urbani ed extraurbani, oltre a privare i cittadini di autobus e tram, ha provocato indirettamente ingorghi nelle maggiori città dato il contemporaneo e massiccio uso degli automezzi privati. Manifestazioni e comizi si sono svolti in tutta Italia con la partecipazione di dirigenti confederali. A nome della Federazione unitaria, il segretario della Uil, Muci, ha sottolineato che la riforma dei trasporti potrebbe rappresentare nell'attuale momento della nostra economia uno sbocco rilevante alla produzione industriale, da lungo tempo in crisi nel settore dei trasporti privati. Guerra, della Cgil, ha annunciato che la Federazione non intende esaurire così la sua azione, ma si propone invece di « estendere la lotta in modo concreto alle altre categorie dei lavoratori, tutte interessate a risolvere questo grosso problema ». Per domani è confermato il previsto sciopero dei dipendenti non medici degli ospedali pubblici, mentre oggi e domani sospendono il lavoro i dipendenti delle case di cura private. Le due categorie sono impegnate in vertenze per i contratti nazionali: la prima per ottenere l'applicazione di intese raggiunte da tempo, la seconda per protestare contro il mancato rinnovo. Per il contratto nuovo sono scesi oggi in agitazione i lavoratori della Sip, ma si ritiene che una « schiarita » sia imminente per la conclusione del negoziato. Domattina in una conferenza stampa esponenti della Cgil, della Cisl e della Uil illustreranno, assieme ai dirigenti delle rispettive federazioni degli statali, i motivi dell'astensione dei pubblici dipendenti « amministrativi » proclamata per venerdì prossimo. Gli statali sollecitano non solo la definizione della controversia relativa alla contingenza, alle pensioni e agli assegni familiari, ma anche la riforma della pubblica amministrazione, il decentramento, l'adozione di moderni sistemi organizzativi nell'interesse della collettività. Si accentua, intanto, il disagio tra il personale delle società che gestiscono alcune autostrade in concessione. Per mancanza di finanzia¬ menti, circa ottocento dipendenti della società Autostrada romana-abruzzese rischiano di non percepire lo stipendio di fine aprile. Un dirigente ha comunicato ad una rappresentanza dei lavoratori che gli stipendi di marzo saranno pagati normalmente, mentre quelli del mese seguente sono in pericolo. Ne potrebbe nascere una vertenza sindacale con il ricorso ad agitazioni. Il consiglio generale della Cisl affronterà da domani a venerdì problemi organizzativi e discuterà a fondo pure sulla situazione economicosindacale sulla base di una relazione del segretario generale Storti. Sarà una « verifica » interessante dopo le polemiche tra maggioranza e minoranza, che hanno raggiunto un momento di particolare frizione in occasione del convegno tenuto di recente dal gruppo minoritario guidato dall'ex segretario generale Scalia e da Sartori. Giancarlo Fossi

Persone citate: Leonardo Da Vinci, Muci, Sartori, Scalia

Luoghi citati: Italia, Roma