Fingono 19 esportazione e danno armi ai fascisti

Fingono 19 esportazione e danno armi ai fascisti Fingono 19 esportazione e danno armi ai fascisti 1 (Dal nostro corrispondente) Genova, 4 marzo, (p. 1.) Un'inchiesta su un vasto traffico d'armi è attualmente in corso da parte del Nucleo regionale di polizia | tributaria della Guardia di finanza di Genova. Il procedimento, che ha avuto uffi! cialmente inizio lo scorso di: cembre su iniziativa del soI stituto procuratore Franco | Testa, ma che aveva avuto dei prodromi alla fine dell'estate, coinvolge circa duecento fabbriche di armi, munizioni, esplosivi ed equipaggiamenti militari che hanno avuto, fin dal 1967, rapporti commerciali con il Congo Brazzaville. Le fabbriche, secondo quanto ha comunicato il colonnello Rella, comandante della Polizia tributaria di Genova, hanno sede nel Nord Italia, prevalentemente presso Verona e Brescia. Il traffico sarebbe stato condotto da una società con sedi in tre città italiane che si celava dietro la falsa etichetta dell'« import-export », ma che in realtà sarebbe collegata con elementi neo fascisti della capitale. Si tratterebbe, secondo quanto si è appreso, di una organizzazione diversa da quelle scoperte nei mesi scorsi, durante le indagini condotte dal giudice istruttore di Torino, Luciano Violante. Per gli inquirenti, uno dei principali personaggi sarebbe l'avvocato recchese Giancarlo De Marchi, in carcere a Padova, per la trama eversiva della « Rosa dei venti », che si sarebbe servito di elementi collegati all'estrema destra.

Persone citate: Giancarlo De Marchi, Luciano Violante, Rella, Testa

Luoghi citati: Brazzaville, Brescia, Congo, Genova, Nord Italia, Padova, Torino, Verona