Tra i ministri di Pinochet era definito un "populista,, di Livio Zanetti

Tra i ministri di Pinochet era definito un "populista,, Il generale Bonilla, morto in un incidente aereo Tra i ministri di Pinochet era definito un "populista,, (Dal nostro corrispondente) Buenos Aires, 4 marzo. Nell'asfittico clima politico cileno, la morte del generale Oscar Bonilla Bradanovic — ministro della Difesa e secondo per anzianità nella gerarchia dell'esercito soltanto al presidente della Repubblica, generale Augusto Pinochet Ugarte — non ha destato alcuna eco al di là delle commemorazioni di circostanza. Se la sua scomparsa in un incidente aereo di cui non sono noti i particolari produrrà ripercussioni nelle file dell'arma nella quale militava da oltre trent'annì, si saprà tra qualche tempo, quando le circostanze offriranno ai suoi amici l'opportunità di manifestarsi in qualche forma. Oscar Bonilla aveva 57 anni e un prestigio indiscutibile tra gli ufficiali di più convinta milizia cattolica. Toccò a lui. nell'agosto del 1973, farsi portavoce degli alti comandi dell'esercito per informare l'allora comandante in capo, Carlos Prats, che la sua posizione costituzionalista e quindi di assoluta lealtà al governo di Salvador Allende non era più condivisa dall'arma. Nondimeno non apparve in prima fila tra gli uomini che guidarono il golpe di settembre, e voci mai confermate giunsero a sostenere che nelle ore maggiormente cruente egli fu costretto agli arresti domiciliari. La giunta che si sostituì al governo costituzionale nominò Bonilla ministro degli Interni. La repressione, che continuava feroce, prese quindi a dipendere direttamente da lui. Ciò che non gli impedi di caratterizzarsi come l'elemento populista del nuovo potere: cominciò a visitare le misere callampas, gli agglomerati di baracche che circondano la capitale cilena, imrlando agli abitanti della vocazione sociale del regime militare, distribuendo loro latte e pane, promettendo che sarebbero usciti dalla condizione subumana in cui vivevano da sempre. Intanto, manteneva rapporti intensi, anche se tesi, con il proscritto partito democristiano. Il siio attivismo infastidì colleghi di governo, mentre la demagogia degli impegni assunti con le masse degli emarginati delle callampas» mostrò presto la corda togliendogli uno spazio di manovra politica. Dovette rinunciare al ministero degli Interni per assumere quello della Difesa, meno «politico» anche se altrettanto poderoso. Pinochet e prima di lui il generale Leigh, leader della estrema destra e supremo esponente della fuerza aerea, vollero anche che rompesse pubblicamente con la democrazia cristiana, per mettere fine alle periodiche voci di suoi presunti dissensi con la linea ufficiale del governo. Nonostante tutto questo, certi settori democristiani non cessarono di considerare il generale Oscar Bonilla il loro uomo nelle forze armate. Su di lui puntavano per mantenere un contatto con la Junta militar e avviare un giorno un processo di revisione dall'interno. La sua morte improvvisa li priva di un punto di riferimento e crea un vuoto alle spalle degli ufficiali che dopo il settembre 1973 hanno conquistato con la forza delle armi tutto il potere. Livio Zanetti

Persone citate: Augusto Pinochet, Carlos Prats, Oscar Bonilla, Pinochet, Salvador Allende

Luoghi citati: Buenos Aires