Il bilancio Comunale Stanzia 22 miliardi per fare le scuole

Il bilancio Comunale Stanzia 22 miliardi per fare le scuole Preventivo '75: passivo di 49 miliardi e mezzo Il bilancio Comunale Stanzia 22 miliardi per fare le scuole Dalle elementari alle secondarie - Edilizia popolare: impegno di 26 miliardi e 600 milioni in base alle leggi 167 e 865 - Valente: "Mancano i contributi dello Stato" Il bilancio generale del Comune si presenta per il '75 con un disavanzo di 49 miliardi 418 milioni, anziché di 51 miliardi 518 milioni, come in un primo tempo preventivato grazie a un aumento delle entrate (salgono da 140 miliardi 29 milioni a 141 e 570) e a una diminuzione delle uscite (scendono da 191 miliardi 548 milioni a 190 e 988). Agli introiti si sono aggiunti 600 milioni di contravvenzioni da far pagare ai torinesi, e 905 milioni di contributi regionali per l'assistenza scolastica; nelle spese figurano 800 milioni stralciati dalla pulizia degli uffici, 200 in meno per il personale e 400 in meno per assistenza a Inabili e invalidi, in compenso si è aumentato qualcosa per l'assistenza scolastica, in totale sono stati tolti 560 milioni. La discussione del documento ha avuto inizio ieri sera in Consiglio comunale, dopo una breve relazione dell'assesore al bilancio e alla programmazione Valente. « La politica del pareggio, finora strenuamente sostenuta dall'amministrazione — egli ha detto —, non ha più potuto essere seguita. Oggi siamo purtroppo di fronte a una crisi degli enti locali economica e finanziaria, che era facilmente prevedibile con l'attuazione della riforma tributaria che veniva a privare le amministrazioni della possibilità, attraverso l'applicazione di imposte e tasse, di procurarsi i mezzi finanziari necessari per soddisfare le crescenti necessità dei cittadini». La riforma infatti, articolata in due tempi con inizio rispettivamente nel '73 e nel '74, ha previsto incrementi annui costanti del 10 per cento per la prima fase e del 7,50 a partire dal '76. Ma questi aumenti delle entrate appaiono irrisori specie se si confrontano con gli incrementi delle spese. Oltre agli aumenti verificatisi negli ultimi tempi per l'inflazione e per i maggiori costi, altri oneri sono saliti in misura preoccupante: « Basterà citare il problema degli interessi passivi bancari, che in un anno sono passati dal 7-8 per cento a tassi che sfiorano 11 20, con un incremento percentuale di circa il 200 per cento. Considerata l'entità delle anticipazioni bancarie che il Comune ha in corso, questo aumento significa per il bilancio una maggior spesa di circa 3 miliardi e 300 milioni, mentre ancor più elevata risulta la spesa per l'ammortamento dei mutui: 19 miliardi e mezzo circa per quote capitali e quote Interessi ». Anche le spese per il personale, pur senza gonfiare gli organici ma anzi prevedendo solo una parziale copertura dei posti vacanti, rappresentano un peso maggiore per il bilancio '75 di ben 17 miliardi 800 milioni, sia per effetto degli aumenti che devono essere accordati in base al nuovo contratto, che dovrebbe decorrere dal 1° luglio '73, e sia per gli aumenti dell'indennità integrativa speciale. Dinanzi agli accresciuti oneri, le entrate risultano aumentate di 10 miliardi soltanto. E' evidente che le conseguenze del disavanzo economico verranno purtroppo a incidere sulla parte del bilancio straordinario specie per quanto concerne la possibilità di contrarre mutui per il finanziamento delle opere pubbliche e degli investimenti. Pur avendo presenti tali difficoltà, il Comune ha voluto stanziare le cifre necessarie per far fronte alle richieste della cittadinanza. « Pereto è necessario proseguire negli investimenti per le scuole di ogni ordine e grado — ha proseguito Valente —, con lo stanziamento complessivo di 6 miliardi 480 milioni per asili-nido e scuole materne, 6,5 miliardi per scuole elementari e atri 9,5 miliardi per le secondarle. Va contemporaneamente messa in evidenza la mancanza completa di contributi da parte dello Stato, che nonostante le promesse non ha finora provveduto a rinnovare il proprio impegno nel campo dell'edilizia scolastica, lasciando quindi ai Comuni un onere che, se è risultato rilevante nel passato, lo è ancora più oggi: nel momento cioè in cui gli stanziamenti non bastano mai, anche in relazione agli aumenti dei costi d'asta e alle continue revisioni in aumento dei prezzi ». Pari attenzione è stata riservata agli impianti e alle attrezzature sportive, mentre per gli investimenti nel settore delle abitazioni, attraverso l'attuazione delle leggi 167 e 865, si è voluto indicare, con un complesso di 26,6 miliardi non soltanto la gravità del problema abitativo, ma anche l'attenzione degli amministratori in questo campo, per programmi di media scadenza che indichino la via da seguire per la soluzione del problema medesimo (beninteso integrandoli con l'intervento di altri enti sulla base di programmi più generali). ★ Mercoledì 12 marzo il Consiglio comunale di Collegno discuterà la posizione del vicesindaco Salvatore Dell'Arte, socialista. I 7 consiglieri de e i 3 psdi, che hanno chiesto la convocazione urgente dell'assemblea, vogliono sapere se esiste un procedimento per irregolarità commesse dal vicesindaco nell'esercizio delle sue funzioni. « Per conto nostro, il dottor Dell'Arte è perfettamen- ! te a posto con la legge e non ha commesso alcuna irregolarità », ha affermato il sindaco Bertoni, annunciando « una risposta scritta ed esauriente su tutta la vicenda » La quale e nata nella primavera del '74, quando Dell'Arte, assessore alle Finanze, ha votato a favore della variante al piano regolatore. Il comportamento è conforme alla richiesta del direttivo provinciale del psi, ma contrario al parere di Salvatore Benvenuto e Salvatore Giarratana, compagni di partito e di giunta del vicesindaco. Qualcuno ritiene che alcuni parenti del vicesindaco possano forse trarre vantaggio dalla delibera. Da qui un esposto al tribunale amministrativo che ha trasmesso gli atti alla Procura per un supplemento di indagini. mTrllclUaglca mer, la partigiana vietnamita Pha Ti Minh. Il biglietto d'ingresso si può ritirare presso 1 Csu di ogni scuola o alla sede (via Battisti 4), alla Saletta Eossa (corso Valdocco 4 A) ed all'Unione Donne Italiane (via Giolitti 42).

Persone citate: Bertoni, Dell'arte, Saletta, Salvatore Benvenuto, Salvatore Dell'arte, Salvatore Giarratana

Luoghi citati: Collegno, Pereto