I Nove sono favorevoli alla riunione di Parigi di Renato Proni

I Nove sono favorevoli alla riunione di Parigi I Nove sono favorevoli alla riunione di Parigi (Dal nostro corrispondente) Bruxelles, 3 marzo. La Comunità economica europea è d'accordo di partecipare alla Conferenza preparatoria — a Parigi, il 7 aprile — per il dialogo fra i Paesi consumatori e produttori del petrolio, anche se oggi i ministri degli Esteri dei nove Paesi non hanno accettato formalmente l'invito rivolto alla Cee dal presidente francese, Giscard d'Estaing. Restano comunque da risolvere in seno alla Comunità alcuni problemi che sono all'origine delle esitazioni diplomatiche. Certi aspetti della politica energetica riguardano da vicino l'Italia. Il nostro Paese è interessato allo sviluppo delle centrali nucleari, come alternativa al petrolio, ma vorrebbe ottenere varie facilitazioni a livello internazionale: finan¬ ziamenti, consorzi, assistenza tecnologica. Il Consiglio dei ministri degli Esteri rinvierà ogni decisione al vertice europeo di Dublino il 10-11 marzo. L'incontro odierno, in realtà, è una preparazione al Consiglio europeo in Irlanda anche sugli altri problemi della collaborazione europea, come il rinegoziato delle condizioni di adesione dell'Inghilterra alla Cee e la negativa congiuntura economica. La Francia è ancora ostile ad un «meccanismo correttore» grazie al quale i Paesi meno ricchi della Comunità recuperino parte dei loro contributi al bilancio comunitario. I ministri hanno esaminato anche la situazione economica di crisi nei nove Paesi. Si tratta di conciliare la lotta contro l'inflazione con quella contro la recessione, per cui ci si sta orientando verso politiche economiche complementari che prevedono un certo rilancio dell'espansione nelle nazioni con bilance dei pagamenti attive e con basso tasso di inflazione. Domani i ministri — per l'Italia è presente il sottosegretario Battaglia — discuteranno il piano energetico della Commissione, con l'intenzione di raggiungere almeno un accordo di principio su alcune basi di sviluppo comune, oltre che sui prezzi minimi differenziati per le fonti di energia. I ministri, infine, daranno il via al Fondo di sviluppo regionale della Cee grazie al quale in tre anni l'Italia riceverà 330 miliardi di lire lorde per incrementare le attività produttive del Meridione. Renato Proni

Persone citate: Giscard D'estaing

Luoghi citati: Bruxelles, Dublino, Francia, Inghilterra, Irlanda, Italia, Parigi