Forse oggi si raggiunge l'accordo per scambi Italia-Arabia Saudita di Vittorio Gorresio

Forse oggi si raggiunge l'accordo per scambi Italia-Arabia Saudita La visita del presidente Leone a Riad Forse oggi si raggiunge l'accordo per scambi Italia-Arabia Saudita In giornata nuovi colloqui Leone-Feisal e riunione di esperti dei due Paesi - Si dice che il governo saudita non sia preparato a spendere molto per investimenti in questo momento (Dal nostro inviato speciale) Riad, 3 marzo. Domani, forse, potrà essere siglato un accordo quadro per aumentare la collaborazione economica tra l'Italia e l'Arabia Saudita. Dipende dalle conclusioni cui sarà capace di giungere una riunione di tecnici alla quale da parte no-■ nerale degli affari economici della Farnesina ambasciatore Cesidio Guazzaroni. Si preve- de la nomina di una commis- sione mista italo-saudita, e nei nuovi colloqui di domani a livello di capi di Stato Leone e re Feisal potranno prendere atto con legittima soddisfazione di un passo avanti compiuto nella direzione de- siderata. Era tempo, del resto, per-che «le premesse per un vasto accordo di cooperazione eco- nomica in corso di elabora- zione» (tanto per usare il lin-guaggio ufficiale evanescen- te) erano già state poste l'an- no scorso, in febbraio, in oc-casione della visita a Riad dell'onorevole Moro, allora ministro degli Esteri. Può darsi che in virtù di e o e e questa visita di Stato i frutti ! siano finalmente diventati ì maturi, ma non sarebbe giù- ; sto farsi molte illusioni né : circa la portata degli accordi, j né circa l'imminenza di una : lorc concreta esecuzione. Non I manca la buona volontà da i ambe le parti, ma anzitutto è -1 sicuro che anche a colpi di ■ i i ; nell'intercambio fra i due j e Paesi potrà essere attenuato I - solo di poco: le nostre espor- j tazioni in Arabia Saudita coe | prono infatti non più del 7-8 i ' per cento di quanto impor- I tiamo: per quanto si facciano , progressi il pesante sbilancio I rimarrà. I oni In secondo luogo, l'Arabia j e- j Saudita non è ancora pronta | i a spendere, né vuole spendere | r-1 alla cieca. E' alle prese con ! o ! un piano quinquennale di va-1 o- ! ste proporzioni, ben lontano ! a- ' dall'essere definito nei suoi n-! particolari che rimangono I n- ! tuttora segreti sia come sceln- j te, sia come cifre di dimensioc-i ni. d ! Si parla di una partenza ina I torno ai sessanta miliardi di dollari, ma lo stesso vicepresidente della Central planning organization, Feisal al Rashid, un giovane tecnocrate di buona scuola, mi ha detto stamattina che non gli piace giocare con i numeri: «Che previsioni monetarie possiamo fare in vista di una possibile recessione o aumentata inflazione in Occidente?». E poi, I di a cei li en a l e ti e n ti è ni ansi noOre ne, no ane s- con" un "sospYro'df 'domestica I rassegnazione: «E poi, siamo !un Paese costretto a program- i mare senza l'aiuto di statisti che, che da noi non ci sono». Parlo con l'ingegnere Mohammed Mutabahani (laureato a Pisa) direttore generale dell'istruzione tecnica: «I vostri macchinari — mi dice — sono eccellenti, per nulla inferiori a quelli tedeschi. Ma voi dovete smetterla di fornirceli truccati come ci capita di riceverne. Li chiediamo con una frequenza di tensione di 60 cicli, e voi ce li mandate di 50, anche se sulla targhetta è segnato 60». Mi mostra le apparecchiature truccate, dice in buon italiano «Volete farci fessi», e si lamenta: «Non ce li mandate mai, ci dite che il modello non è più in fabbricazione, non rispettate i tem- pi di consegna, non vi impe- gnate». Ma sulle cifre dei preventi-vi il sindaco di Riad, gran- de principe di buon san- gue reale, Al Sheik Abdela- ziz Al Themian, è per fortuna | più benevolo. Si prodiga a ! elogiare le imprese edilizie ì italiane alle quali attribuisce il merito d'aver costruito tut ta la Riad di oggi e che po tranno costruire anche quella di domani, preventivata quasi doppia dell'attuale, E' talmente signore che gli parrebbe mancare ai doveri dell'ospitalità se si permettesse di criticare il mio Paese lontano: è solo serissimo, ma dicare la società occidentale come rilassata e colpevole di favorire la criminalità per il fatto indiscusso che non si ispira alla legge islamica. Quanto alla condizione delle ■ donne è conciso: «Ciascuno /accia la sua parte, se le parti si scambiano si guasta tutta I del grande pranzo di ieri sera I e delle due ore e mezzo di col-1 j la commedia della vita». | Parlano tutti con una digni | tosa serietà che ha incantato ! personalmente Leone: «Sono 1 gente di grandissimo stile», ! ha riconosciuto il Presidente dopo i suoi incontri con il Re I e con i principi (in occasione I I | i loqui di stamattina). La sua spontanea vivacità ne è posta quasi in soggezione e forse è questa la prima volta che Leone si trova ad affrontare problemi di comportamento con i suoi interlocutori. Parla spigliato e suadente quanto gli altri sono impassibili e misurati. Ha rivolto al Re i suoi complimenti sinceri per il pranzo (squisitissimo, di sette portate e servito alla perfezione) ed il Re gli ha risposto con un semplice battito di palpebre. Curioso, gli ha ■ domandato perché alcuni luo I 1 ghi santi dell'Islam siano preclusi agli infedeli, e ne ha avuto in risposta: «E' scritto I nel Corano, quindi sta bene I cosi». Forse Leone troverebbe più | congeniale un Islam di natura i un poco accomodante. Saputo Vittorio Gorresio (Continua a pagina 2 in quarta colonna)

Persone citate: Arabia, Cesidio Guazzaroni, Mohammed Mutabahani

Luoghi citati: Arabia Saudita, Italia, Pisa, Riad