Bruno Arcari, è il peso il problema più grande

Bruno Arcari, è il peso il problema più grande Dopo l'incontro vittorioso contro Weston Bruno Arcari, è il peso il problema più grande Il pugile genovese ha difficoltà nel restare in categoria - Per i prossimi match si parla di Napoles (welter) e Wajima (medi junior) La rabbia di Bruno Arcari e la gioia del suo manager-allenatore Rocco Agostino si sono scontrate venerdì sera a Torino a termine del ' match » che ha visto il trentatreenne pugile genovese battere ai punti dopo una dura lotta il ventiduenne americano Harold Weston. Arcari per il dispetto delle ferite riportate nella terza ripresa e amareggiato per non essere riuscito a mettere giù il coriaceo rivale nonostante i lunghi momenti di martellamento, ha preso a calci il paradenti di gomma, dopo averlo sputato a terra. Agostino, invece, urlava: « Avete visto, aspettate che si ambienti un po' di più al suo nuovo peso, e poi romperà ancora le ossa a qualcuno ». Ma quale peso? Il dilemma non è stato completamente risolto nel corso della riunione torinese che Bruno ha affrontato a kg 67,900, ovvero ad un peso perfin eccessivo per un » welter ». Per questo ora c'è chi dice che Arcari dovrebbe prendere in considerazione la categoria ancora superiore dei medi junior, sostenendo che per presentarsi sul ring sotto i 68 chilogrammi egli abbia dovuto addirittura saltare un pasto. Quella i del peso, più che del prossimo \ avversario, sembra essere quindi la grande incognita che pesa su | Arcari, considerando però che a | trentatré anni le cose sono molto più difficili di prima, ovvero scendere di .icso non è più agevole e richiede grossi sacrifici. Per un pugile come Arcari. poi, che sempre ha dovuto lottare con la bilancia facendo grossi sacrifici nel suo ritiro della Campora, la situazione è ancora più complicata. Due strade si aprono, secondo i critici più benevoli, per Arcari. Quella di un difficile Incontro per il « mondiale » dei ' welter » contro Napoles e quella per il campionato del mondo dei medi junior con il giapponese Koichi Wajima, due pugili che sono però Intenzionati a combattere di fronte al pubblico amico e sembrano poco propensi ad affrontare delle trasferte, anche se vengono loro offerte delle borse sostanziose. Va detto inoltre che la situazione generale del pugilato italiano non è più quella brillante di alcuni anni orsono, per cui a livello internazionale i nostri - promoters » non hanno più tanta voce In capitolo. E' noto infatti che Napoles, oltre a snobbare genericamente Arcari. pone comunque condizioni precise: vuole disputare un eventuale « match » in casa, ovvero a Mexico City oppure ad Acapulco. Wajima dal canto suo preferisce Tokyo o qualche altra città del Giappone. Ma al di là del problema dell'avversario, è quello del peso il tema centrale dei discorsi attorno all'Arcari di oggi. Se è vero che ha saltato un pasto, e che ha incontrato difficoltà a scendere sotto i 68 kg, è altrettanto vero che II pugile visto ieri sera sul ring era tisicamente piuttosto diverso dall'Arcari che tutti ricordano, quando combatteva nel pieno della carriera. Un impercettibile filo di grasso attorno ai fianchi ha dimostrato che Arcari potrebbe sì calare ancora di peso, ma che la fatica per farlo è grande, e che forse il pugile non ha più la necessaria concentrazione per affrontare i sacrifici necessari. E' umano sia cosi, al termine di una carriera che ha visto Arcari spesso in lotta con la bilancia, nonché sempre impensierito a causa della fragilità delle sue sopracciglia, che anche ieri sera si sono spaccate alla terza ripresa alle prime scorrettezze dell'avvesario. Questo Weston non è certo un modello di sportività, ma non è neppure di quegli avversari che cercano la testata a tutti i costi. E' bastato comunque che i due pugili entrassero in contatto, che l'americano accentuasse un pochettino gli spostamenti in avanti, perché sul viso di Arcari apparisse un filo di sangue. Un problema grosso, che l'abilità ormai provata di Agostino è riuscita ad ovviare, sul momento, tanto che nelle ultime riprese Arcari ha potuto combattere serenamente, quasi senza preoccupazioni. Adesso il pugile genovese sì prende un periodo di riposo In attesa che Agostino e gli organizzatori delineino un programma. Mentre si discute di Napoles e di Wajima è probabile che Arcar! cerchi ancora uno o due incontri di rodaggio, abbastanza ravvicinati, per mettersi ancora alla prova prima di ailrontare, se gliene daranno l'occasione, un impegno più importante. E' certo che, conoscendone la coscienza e la serietà. Arcar! preferirebbe ritirarsi piuttosto che affrontare un » match » mondiale in condizioni fisiche imperfette, e soprattutto non convinto delle proprie possibilità. Bruno Perucca Bruno Arcari in azione sul ring di Torino (F. "La Stampa")

Luoghi citati: Acapulco, Giappone, Mexico, Tokyo, Torino