La Polonia "mascherata,, vince sotto lo sguardo di Bernardini

La Polonia "mascherata,, vince sotto lo sguardo di Bernardini La Polonia "mascherata,, vince sotto lo sguardo di Bernardini A Zurigo 2-0 al Grasshopers - "Ho visto una squadra 'finta', l'Italia può batterla" dice il et. (Dal nostro inviato speciale) Zurigo, 1 marzo. « Mi. è sembrato di assistere ad una partita "finta", come quella amichevole disputata a Firenze dalla Polonia sotto gli occhi di Valcareggi e degli azzurri. Vinsero I viola, ma quella non era la vera Polonia. Oggi ho assistito ad un primo tempo che mi ha detto poco e ad una ripresa più vivace, giocata ad un ritmo superiore, con scampoli di bel gioco, grazie anche all'apporto di Kasperczak. A me piace molto Kasperczak. meno famoso dei Duyna, dei Gadocha e dei Lato, ma elemento di sicura classe Internazionale ». Bernardini non si è lasciato trarre in inganno dalla Polonia in « maschera » che ha sconfitto il Grasshopers con due gol di Deyna, entrambi nella ripresa: uno su rigore, al 21', e l'altro, all'ultimo minuto, con un gran tiro di sinistro a conclusione di una manovra Kasperczak-Kmiecik (Bernardini non ha però visto l'ultimo gol perché aveva già lasciato lo stadio). Il commissario tecnico conosceva i polacchi solo per averli osservati in tv ai « mondiali » e ha voluto seguirli da vicino con un viaggio-lampo in Svizzera, nell'ultima tappa della loro tournée in preparazione all'incontro con l'Italia in programma tra un mese e mezzo a Roma. Non si poteva pretendere di vederli al massimo della forma, ma, specialmente nel j secondo tempo, sono apparsi già in buone condizioni. Rispetto alla formazione che aveva eliminato gli azzurri a Stoccarda, sette i superstiti: mancavano soltanto la trentenne ala sinistra Gadocha, rimasta a casa perché in attesa del sospirato •• placet » della federazione al suo trasferimento al Nantes, il terzino Musial, convalescente da un incidente automobilistico, il gigantesco libero Gorgon, il cui infortunio riportato a Bochum è meno grave del previsto e non gli impedirà di essere pronto per la , ripresa del campionato (e, natu■ raimente, per l'incontro con gli azzurri); e mancava infine il difensore Zmuda, colpito qualche mese fa da un serio provvedimento disciplinare. Quella che abbiamo visto oggi era una squadra sperimentale, | che ha trotterellato per 45 minuti adottando i consueti schemi tattici con tre punte mobili, con i terzini (e soprattutto Wawroski) che si inseriscono, vanno a concludere e vengono automaticamente coperti dai centrocampisti; con Deyna in cabina di regia ma sempre pronto a piazzare la sua stoccata (ha pure colpito una traversa nel primo tempo, su calcio di punizione); con Szarnach sempre pericoloso nei colpi di testa e nei tiri da media distanza. C'era una certa curiosità per la prova del giovane Wieczorek come libero, ma la partita non fa testo per la modesta consistenza dell'attacco avversario. Un'anziana cameriera ticinese, tifosissima di Sandro Mazzola, ha ripetutamente chiesto a Bernardini di rilanciare Mazzola in Nazionale. Bernardini era in forma, ha accettato di discutere con l'ammiratrice di Sandrino. Ha anche parlato della Polonia dicendosi convinto che, indipendentemente da quanto avrebbe visto nel pomeriggio, i nostri prossimi avversari scenderanno in campo all'Olimpico nella miglior formazione. « Forse sarà soltanto priva di Gadocha — ha detto — anche se io preferirei che l'ala ci fosse. Noi speriamo di battere la Polonia. Nel calcio nulla è impossibile visto che i " mostri " non esistono più ». — Lei ha ormai fatto scelte definitive per la partita con la Polonia? • La difficoltà più grande, per . noi, deriva dal latto che, in certi | frangenti, crediamo di poter fare una squadra valida. Poi, in un mese, questa squadra ci scappa di • mano. Spero che la sensazione I avuta recentemente con la Nor! vegia sia esatta. C'è ancora un ; mese e mezzo di tempo. Per il ! ruolo di libero potrebbe esserci i Facchetti. Come sapete Bini mi ! piace anche se è lento. Scirea pol tra essere il "libero" del futuro j ma di testa non va bene e non lo ritengo ancora l'uomo adatto. \ Cera è troppo anziano. Adesso si è messo a polemizzare e dice che lo prendo in giro e che gli avrei letto una relazione di Vicini che | lo indicava come il miglior bau : tltore. Si trattava invece di una lettera di un tiloso. Riva, che domenica scorsa ha segnato un gol | di destro, lo farò seguire, ma si I tratta di un centravanti. E a me ; non serve in questo ruolo ». L'infaticabile cu. è ripartito in serata in aereo diretto a Milano: domattina si recherà a Milanello per assistere al mini-derby tra i ragazzi del Milan e dell'Inter. Al pomeriggio si recherà a S. Siro per seguire Inter-Lazio. Lunedì diramerà le convocazioni per la Under 23 che mercoledì prossimo giocherà a Lucca (con inizio alle ore 15) contro il Lugano. Bruno Bernardi Grasshopers: Stemmer; Stau! denmann, T. Niggl; Ohlhauser, H. ; Niggl, Gross; Santrac, Meyer (dal ; 75' Noventa) Becher, Grahn, El] sener. Polonia: Tomaszewskl; Szimaj nowskl, Wieczorek; Wawrawski; ! Marculewitz, Cmikiewicz; Lato, | Garlowski (dal 46' Kasperczak), ! Deyna, Szarnach, Ogaza (dal 46' I Kmiecik). Arbitro: Guìgnet (Svizzera). Reti: al 66' Deyna (su rigore), all'89' Deyna.