Mihajlov condannato a 7 anni

Mihajlov condannato a 7 anni Mihajlov condannato a 7 anni Belgrado, 28 febbraio. Mihajlo Mihajlov, accusato di aver diffuso propaganda ostile alla Jugoslavia e di aver collaborato con gruppi di emigrati, è stato condannato dalla corte di Novi Sad a sette anni di reclusione, e gli è stato ingiunto di astenersi per quattro anni, dopo la scarcerazione, dalla pubblicazione di qualsiasi scritto. L'ex docente di lingua russa non ha dato segno di emòzio ne quando è stata letta la sentenza. La vasta aula era gremita di circa 250 osservatori, per lo più studenti di giurisprudenza. Ieri, nella sua dichiarazione conclusiva alla corte, Mihajlov aveva detto di essere certo della condanna: «Non me la prenderò con voi per questo», aveva dichiarato ai giudici. «Ma credo che processare un uomo solo per quello che ha scritto sia sempre cosa vergognosa». Era il quarto processo per Mihajlov nel giro di nove anni. Egli ha già trascorso tre anni e mezzo in prigione per le sue opinioni anti-sovietiche e per le critiche al regime del presidente Tito. Oggi egli ha detto che la pena è stata «di vari gradi più severa» di quella da lui prevista. Lo ha dichiarato all'avvocato Jovan Barovic, il quale ha annunciato che farà appello contro la sentenza. Il presidente della corte, Dragomir C"etkovic, aveva illustrato la decisione parlando per un quarto d'ora ai pubblico raccolto nell'aula. Di Mihajlov ha detto: «Non è uno scrittore, non è uno scienziato, non è un professore, è semplicemente l'autore di opuscoli politici avversi alla Jugoslavia. Nella convinzione che gli occorra un lungo periodo di tempo per correggersi, questa corte lo ha condannato a sette anni di rigorosa Mihajlo Mihajlov reclusione, il che gli dovrebbe servire di monito». L'altro giorno, parlando al comitato centrale del partito, il presidente Tito aveva detto che Mihajlov «non è uno scrittore, e non ha fatto altro che scrivere libelli contro la Jugoslavia». Ieri l'imputato ha detto che «il presidente Tito ha perfettamente ragione. Non sono uno scrittore, non ho mai scritto un'opera importante, sono semplicemente un saggista, e la mia opera consiste in cronache e saggi». Ma ha negato di avere avuto intenti anti-jugoslavi. Ha detto oggi il giudice Cvetkovic: «Mihajlo Mihajlov è nato in Jugoslavia. E' stato educato qui, è diventato professore. Dovrebbe proteggere la reputazione del paese e preoccuparsi della sua difesa, anziché criticare tutto. La Co¬ stituzione jugoslava garantisce la libertà dì stampa, ma questo non significa che uno possa scrivere tutto quello che gli piace. Se Mihajlov fosse britannico e attaccasse la Costituzione della Gran Bretagna si troverebbe ugualmente in tribunale». Cvetkovic ha detto inoltre che Mihajlov, per sua ammissione, ha scritto soprattutto per la stampa occidentale e per giornali di emigrati russi. (Ansa) Lo scrittore accusato di propaganda anti-jugoslava

Luoghi citati: Belgrado, Gran Bretagna, Jugoslavia