LIBRERIA DI EUROPA

LIBRERIA DI EUROPA LIBRERIA DI EUROPA Le Cornile d'action pour les Elals-Unis d'Europe de ]ean Monnet, di Pascal Fontaine. Centre de recherches européennes. Losanna 1974. Pagine 248. Conosciamo gli « apparati » dei parliti, dei sindacati, dei lobbies. L'Europa è più discreta. I personaggi che si agitano dinanzi alla luce dei riflettori, i ministri del Consiglio dei Nove, i membri della Commissione di Bruxelles, i deputati del Parlamento europeo non disdegnano di ricorrere ad azioni più confidenziali e spesso più efficaci. Un giovane analista politico, Pascal Fontaine, ha voluto vedere più da vicino, ricorrendo agli archivi in parte segreti, il funzionamento del « Comitato d'azione per gli Stati Unili d'Europa » di Jean Monnet. E' un mezzo per capire cosa si può ottenere sposando l'idea alla volontà di realizzarla. Il « padre dell'Europa », sconvolto dal fallimento della Comunità europea di difesa, al tempo della sua presidenza della Ceca, aveva capito fin dal 1954 ch'era inutile proporre ai governi varie procedure per accelerare il processo d'integrazione europea senza riuscire a ottenere l'adesione della maggioranza parlamentare. Bisogna pertanto agire attraverso la mediazione dei partiti politici e dei sindacati per poter fare « passare » le nuove idee. Questo era stato il motivo per fondare il Comitato d'azione nato nell'ottobre 1955. Fontaine dedica il suo studio alle strutture e alla vita di questo organismo. Si tratta di un lavoro paziente che non lascia nulla nell'ombra e che ci permette di capire la forza scatenata dalla fede di un solo uomo. Jean Monnet non ci appare più soltanto un profeta, ma l'artigiano infaticabile di un grande progetto, un uomo che non ha mai esitato a ricorrere all'arma dell'incontro personale con i capi di Stato per ricordare i loro « doveri » verso l'Europa. Avrà una ricompensa per i suoi sforzi? L'autore è uno storico, non un futurologo. Sarebbe però auspicabile poter dare sin da oggi una risposta a questo interrogativo. Pierre Drouin «Europe in question » di R.J. Harrison, pubblicato da George Alien and Unwin. Molte sono le teorie che sono state formulate per descrivere il processo dell'integrazione europea. Si è parlato dell'approccio « funzionale » che si basa sull'unione dell'autorità a un'attività specifica in modo da disancorarsi dal legame tradizionale fra l'autorità e un territorio ben definito. C'è poi la teoria « federalista », un metodo che mira ad ottenere l'unione politica fra Stati separati in contraddizione con il metodo funzionale. Esiste infine qualcosa che è stato definito la tesi « neofunzionale » secondo la quale l'integrazione di alcuni settori della vita di Stati sovrani comporta la partecipazione di gruppi e di partiti politici. Un'analisi e una critica di queste e altre teorie di integrazione è l'oggetto dello studio effettuato dall'autore, professore all'Università di Lancaster. Per definizione è un'investigazione accademica destinata a studenti di politica internazionale. Nello stesso tempo, dato che il futuro della Comunità europea e in forse, l'opera dimostra come molte concezioni possono essere confutate e messe alla prova. David Spanier « L'entreprise et les groupes de sociétés en droit européen de la concurrence » di Oliver Mach; Editions Georg, Ginevra 1974. E' indubbio che gli articoli 85 e 86 del Trattalo di Roma siano fra quelli meglio conosciuti dai dirigenli d'azienda dato che trattano « le regole della concorrenza ». Ma per quanto li si sprema come un limone, non riescono a fornire tutte le informazioni desiderate sui modi con i quali queste regole vengono applicate. Una giurisprudenza oggi abbastanza abbondante ha fornito numerose risposte alle domande formulate dagli « addetti ai lavori », ma sussistono ancora molti buchi da tappare. Oliver Mach si sforza di riempire questo vuoto facendo risalire la sua analisi alla spiegazione di quella che dovrebbe essere l'impresa concorrenziale. E' infatti molto importante sapere se bisogna giudicare un gruppo di società come un'impresa unica o se si deve assegnare la qualifica di impresa a ciascun membro del gruppo, sia una società madre o una filiale. L'autore, facendo ricorso a molteplici considerazioni giuridiche, spiega queste posizioni e le loro conseguenze. Si tratta di un ulteriore passo nella scienza del diritto. p.d.

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