Svizzera si conferma "maestra» nel bob a 4 di Cristiano Chiavegato

Svizzera si conferma "maestra» nel bob a 4 Scharer è "mondiale,, a Cervinia Svizzera si conferma "maestra» nel bob a 4 Soltanto settimi e noni gli italiani con D'Andrea e Alverà (Dal nostro inviato speciale) . Cervinia, 23 febbraio. Erich Scharer è l'erede dei grandi campioni di bob elvetici del passato. Il pilota di Svizzera II ha inlatti rinnovato uria tradizione che vuole gli equipaggi rossocrociati sempre in evidenza In questo sport difficilissimo, soprattutto nel « quattro ' (undici titoli fra Olimpiadi e mondiali contro I aette nel * due *) vincendo alla grande il suo primo campionato Iridato, sulla pista del Lago Blu di Cervinia. Non è stato un successo ottenuto senza combattere: Scharer ha dovuto lottare a suon di rècord per aggiudicarsi il titolo, dimostrando cosi di essere il più lorte sul campo, con un primo posto in tutte e quattro le manches in programma. Per l'occasione la pista del Lago Blu si è messa il vestito di gala. Mai — crediamo — una gara di bob ha avuto un tale seguito. Oltre 3500 spettatori hanno affollato i sentieri di ghiaccio ed alla fine è stato tutto un tripudio di bandiere rosse con la croce bianca ed un susseguirsi di solenni sbornie da parte dei tifosi di Scharer, svizzerotti bianchi e róssi come le loro bandiere. Tutti — noi compresi — hanno avuto emozioni a non Unire. Un pilota commerciante, un interno insegnante di educazione fisica, un altro interno impiegato alle Poste ed un frenatore detective privato. In tutto 122 anni per l'equipaggio, quello composto da Erich Scharer, Werner Chamichel, Josef Benz e Peter Scharer, neo-campione. Sono tutti dunque sulla trentina, segno che nel bob bisogna essere atleti, ma l'esperienza e la maturità contano molto. L'affiatamento di Svizzera II ha fatto in maniera che Erich Scharer si sia inserito nell'albo d'oro dei record della pista di Cervinia. Lo ha ottenuto nella terza manche con un 1'08"25 che nessuno ha più potuto avvicinare. Tuttavìa — e questo dimostra quale lotta ci sia stata — // « vecchio » primato (vecchio per modo di dire perché lo aveva stabilito ieri lo stesso Scharer con 1'09"I6) è stato superato ben dieci volte nel corso delle due manche di questa mattina, in due occasioni da Svizzera II, in altrettante prove da Germania 1 di Zimmerer, da Austria 1 di Stengl, Austria 2 di Gruber ed ancora un paio di volte da DDR 1 di Nehmer e da Svizzera 1 di Ludi. Una sequenza impressionante aperta nella prima discesa dal tedesco dell'Est Nehmer (1'08"73), proseguita da Zimmerer (1'08"73), poi dall'austriaco Gruber che con 1'0B"77 è andato sotto il precedente limite ma ha avuto la sfortuna di essere preceduto da Zimmerer. Alla fine però Erich Scharer ha messo tutti d'accordo con quell'1'08" e 25 che più nessuno ha potuto avvicinare. In questa manche Svizzera 2 ha consolidato il proprio primo posto, mentre ha ceduto l'altro elvetico Ludi, passato dalla seconda alla sesta posizione. Nella manche conclusiva infine Scharer è stato ancora il migliore, con 1'08"6I, alla piazza d'onore è rimasto Zimmerer, mentre l'austriaco Stengl è riuscito ad agguantare la medaglia d'argento ai danni di Nehmer, retrocesso al quinto posto, sorpassato anche dall'altro austriaco Gruber. Una storia piuttosto complicata, nella quale I due equipaggi azzurri non hanno avuto molto da dire. Non c'era speranza per Alverà, settimo dopo le due manches di Ieri e per D'Andrea, undicesimo. D'Andrea ha fatto le cose migliori nella discesa finale, rimontando al settimo posto, mentre Alverà al contrario con 1"10"59 ha realizzato il suo tempo peggiore ed è finito nono. Due nei dieci non è male, ma è pure una magra consolazione. Il bilancio del bob italiano ce lo possono così condensare le parole dell'ing. Galli direttore agonistico della squadra azzurra. « Abbiamo vinto una medaglia d'oro — ha detto — che non tutti si aspettavano. Nel " quattro " è venuta a mancare la carica nervosa. In più la preparazione si è dimostrata insufficiente. Cercheremo di fare meglio in futuro Non sarà facile perché i problemi non mancano, ma intanto godiamoci il titolo del " due " ». Per il resto si è registrato il miglioramento dei francesi, sempre ottimi nella spinta ed il comportamento stazionario degli spagnoli allenati da Gianfranco Gaspari. A proposito dell'ex azzurro è doveroso puntualizzare come sia stato completamente estraneo al reclamo firmato dalla sua squadra contro Alverà domenica scorsa. Gli spagnoli anzi hanno precisato di avere sottoscritto il documento convinti che si trattasse soltanto di una richiesta per rendere più veloci le operazioni di caricamento dei bob all'arrivo. La giornata è stata dunque perfetta, dimostrando, fra l'altro, che quando si va forte, la pista diventa più sicura. La velocità tuttavia ha tradito Giappone 1 di Esaschiva che è stato protagonista di una clamorosa uscita sulla strada che costeggia il tracciato perché il suo frenatore non è riuscito a fermare il bob in tempo. Il mezzo, giunto sulla piazzola di caricamento, ha proseguito la sua folle corsa travolgendo le transenne e finendo a ridosso un camion della Tv dove si trovava una telecamera. Il bob si è sfasciato ma i quattro giapponesi sono rimasti miracolosamente indenni. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Austria, Ddr, Germania, Giappone, Svizzera