Se Castellini zoppica c'è un Pigino che vola

Se Castellini zoppica c'è un Pigino che vola Il titolare si è infortunato "passeggiando,, Se Castellini zoppica c'è un Pigino che vola « Sono andato in campo dopo una iniezione di novocaina, □oppia. Ma la caviglia continuava a farmi male. E dopo pochi minuti ho capito che non potevo rischiare, restare in porta in quelle condizioni sarebbe stato pericoloso per la squadra: vedevo il pallone arrivare in area, provavo ad appoggiare il peso del corpo sul piede destro per saltare e non riuscivo a darmi la spinta necessaria. Perciò ho chiesto di uscire, oltre tutto il Vicenza aveva cominciato la partita con una certa carica, arrivava piuttosto spesso nella nostra area. Non potevo continuare in quelle condizioni ». Cosi Luciano Castellini, dopo aver giocato con un ginocchio a pezzi, poi con un ginocchio messo assieme con bende e scotch, poi ancora con un ginocchio operato da un mese, ha dovuto arrendersi per una storta alla caviglia, una cosa abbastanza • semplice - per un portiere come lui, un tipo dai mezzi atletici straripanti, dallo stile addirittura giaguaresco. Il pubblico aveva capito subito i suoi guai, dopo un paio di minuti di gioco, vedendolo appoggiato a un palo, a testa china, mentre aspettava che tornasse in campo un pallone finito fuori: Castellini stringeva il palo e guardava per terra, nell'atteggiamento di chi soffre il mal di mare e si isola dal gruppo per sporgersi oltre il parapetto della nave. In quel momento la caviglia destra trasmetteva a Castellini sensazioni tipo sirena d'allarme. Ma può un portiere-giaguaro fermarsi per una caviglia pesta? C'è da arrabbiarsi, ancor più pensando al tipo d'incidente che ha causato la distorsione: nessun contrasto con un avversario, nessuna conseguenza di acrobazie del mestiere o di fatiche d'allenamento. E' successo sabato pomeriggio, in ritiro. davanti all'albergo dove i giocatori del Torino passano la vigilia delle partite in casa. Castellini passeggiava con I compagni di squadra, si è messo a correre per scherzo dietro a Roccotelli e ha appoggiato male un piede a terra. Storta, o distorsione, insomma un gran male. « lo pensavo che ce la facesse a giocare » dice Pigino, che per poter lare qualche partita ha dovuto aspettare che Luciano, il titolare insostituibile, fosse portato in camera operatoria. Invece Castellini ha resistito poco più di un quarto d'ora, poi ha dovuto andare a far la doccia: e quando è tornato fuori dagli spogliatoi si è sorbito pure un rimprovero dell'arbitro che ha « sorpreso - lui e Salvadori « accucciati » dietro un tabellone pubblicitario, verso la curva Maratona per seguire la partita. La cosa non è consentita dal regolamento e il signor Lattanzi. che da bimbo deve aver giocato molto a nascondino, ha subito colto in tallo i due • colpevoli », poco e male mimetizzati. Dunque è andato tutto storto al povero Castellini. Che ora starò tre giorni fermo (ieri sera gli hanno fatto la radiografia alla caviglia, nessuna complicazione) a meditare sui pericoli delle vigilie a volte superiori a quelli delle partite. E su questo argomento al Torino potrebbero fare un piccolo trattato parascientifico, vista la frequenza di incidenti assolutamente imprevedibili che capitano ai granata prima di andare In campo: per esempio, ieri Zaccarel¬ li ha accusato un mal di schiena negli esercizi di riscaldamento allo stadio: per esempio, Mascetti si è presentato quindici giorni la contro l'Ascoli con un ginocchio acciaccato, gonliatosi all'impatto con un armadio. Anche Mascetti si era • infortunato » al sabato, in ritiro: addirittura durante la proiezione del film che dovrebbe - scaricare i nervi • dei giocatori. Quella volta II film ha solo procurato uno sgambetto a Mascetti che. alzatosi dalla poltrona, è inciampato nel filo della cinepresa, picchiando in pieno contro un mobile: impresa che quasi pareggia quella di Ferrini, contuso — lui, che ha superato senza danni contrasti da far stridere tibie e peroni — dal tavolo di casa, in un « tackle » con uno spigolo maligno. Castellini esce per una distorsione alla caviglia dopo 18 minuti. Pigino lo rimpiazza e para in bello stile