E' arrestato per la scomparsa d1 una "testa,, di Michelangelo
E' arrestato per la scomparsa d1 una "testa,, di Michelangelo Ingegnere romano che l'aveva in custodia E' arrestato per la scomparsa d1 una "testa,, di Michelangelo Si tratta di un frammento d'uno studio per la "Pietà Rondatimi " (Dalla redazione romana) Roma, 23 febbraio. I carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio artistico hanno arrestato, su ordine di cattura del pretore Bruno Rossi, l'ino. Aurelio Schiavo, di 69 anni, accusato di furto aggravato e di esportazione clandestina di opere d'arte. All'inizio del 1974 un frammento di uno studio preliminare della testa della « Pietà Rondanini » di Michelangelo fu trovato durante lavori di restauro eseguiti vicino alle fondamenta di un edificio, di proprietà di Aurelio Schiavo, nei pressi della chiesa di S. Maria in Trastevere. Il reperto fu affidato in custodia all'ingegnere dalla Soprintendenza alle belle arti in attesa di accertarne la reale autenticità. Nel maggio del 1974 la Soprintendenza richiese la consegna del frammento ma Aurelio Schiavo disse di non trovarlo più e che forse gli era stato rubato. Secondo l'accusa degli investigatori, l'uomo aveva inviato il reperto in Svizzera e lo aveva depositato nella cassetta di sicurezza di una banca. Dopo che gli agenti della Guardia di finanza ricevettero alcune indiscrezioni dalla Svizzera l'inchiesta fu proseguita dai carabinieri del nucleo di tutela del patrimonio artistico in base ai cui elementi il pretore Rossi ha firmato l'ordine di cattura. Il magistrato ha anche preso contatto con gli investigatori svizzeri affinché il reperto sia sottoposto a sequestro cautelativo nella banca. Resta da vedere se lo Stato italiano riuscirà a farsi restituire dalle autorità elvetiche il capolavoro, il cui valore commerciale sarebbe di 1 miliardo di lire.
Persone citate: Aurelio Schiavo, Bruno Rossi, Rondanini
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