Lo sci è diventato spettacolo anche con lo slalom a ostacoli di Cristiano Chiavegato
Lo sci è diventato spettacolo anche con lo slalom a ostacoli "Sporting Hot Dog Trophy,, sulle piste di Sestriere Lo sci è diventato spettacolo anche con lo slalom a ostacoli Pieno successo della strana competizione disputata da molti concorrenti e seguita da un folto pubblico - Ha vinto Francesco De Florian campione di sci acrobatico (Dal nostro Inviato speciale) Sestriere, 9 febbraio. Lo sci può essere sport e spettacolo, impegno agonistico e divertimento allo stesso tempo. Lo ha dimostrato lo «Sporting Hot-Dog Trophy», una gara di slalom gigante ad ostacoli promossa da Giorgio Milanese dello Sporting di Torino su una idea di Paolo Peroni, maestro di sci, pittore, appassionato di montagna. Favorita de. una giornata di eccezionale bel tempo, da un folto numero di concorrenti e da un notevole pubblico, la prova ha ottenuto un buon successo, tanto da far credere che l'esperimento avrà un seguito. Dice Paolo Perotti: «Abbiamo voluto cercare una via di mezzo fra lo sci acrobatico, riservato a pochi specialisti e la gara vera e propria. L'Hot-Dog è un'evoluzio¬ ne di questo sport che sta appassionando grandi e piccini con i successi di Thoeni e Gros. Ma si tratta di una disciplina troppo difficile per la gran parte dei praticanti. Per questo abbiamo cercato di offrire agli interessati una prova che avesse le caratteristiche d un normale slalom con l'aggiunta di difficoltà create artificialmente. Il tutto mescolato In maniera da rendere selettiva la prova per chi intendeva correre per vincere e divertente per chi invece voleva soltanto trovare un diversivo sui campi da neve». L'obiettivo ci sembra sia stato raggiunto. I campioni, da Cesco De Florian a Franco Arlgoni, a Piero Marcellin si sono cimentati ai limite delle loro forze, altri hanno preso l'impegno come puro relax domenicale. Certo ci saranno ancora delle modifiche da ap¬ portare — divisioni dei gruppi per non mettere gli assi professionisti a confronto con i puri dilettanti — ma la formula sembra azzeccata. Il tracciato era posto sulla pista standard del Monte Alpette. Porte da slalom piuttosto strette in alto alla partenza, poi disseminati sul percorso i vari ostacoli: prima gobbe di neve una in fila all'altra a distanza ravvicinata, poi un corridoio di salita al termine di un piano, quindi un'asticella da saltare senza l'ausilio del trampolino e un salto in lungo con un limite da superare. Si finiva con un corridoio da percorrere sciando all'indìetro ed una barriera finale posta a poche decine di centimetri da terra sotto la quale sgusciare senza abbatterla. Per ogni ostacolo superato veniva assegnato un abbuono in secondi. Ha vìnto Cesco De Florian (per tutti i maestri ed atleti classificati Fisi era previsto un handicap di 8") con un tempo calcolato di 55"5. Il campione italiano di sci acrobatico e allenatore di Paolo De Chiesa ha preceduto il maestro della scuola del Sestriere Piero Marcellin di 1" e 6 decimi e Franco Arlgoni, allenatore azzurro e marito di Cristina Tisot di 1"9. In ur primo tempo l'autoparlante aveva assegnato il miglior tempo ad Arigonl, ma poi i conti sono stati rifatti e il successo, con le 300.000 lire del 1" premio (il «monte» era di 1.000.000) sono andati a De Florian. Primo dei non classificati, ottimo quarto, è stato Stefano Marsaglla, mentre fra le ragazze la più veloce è stata Francesca Christilltn, bravissima nonostante le difficoltà del percorso. Ci sono stati diversi «numeri» fuori programma (atleti «attorcigliati» intorno al palo del traguardo nel tentativo di passarlo egualmente nonostante una caduta, altri usciti di gara per la troppa bravura come Umberto Barbera che ha fatto un salto così lungo da finire fuori pista) ma nessuno s'è fatto male. Ne ha guadagnato lo spettacolo, veramente attraente. Cristiano Chiavegato
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