La "Sojuz 17,, torna sulla Terra in una violenta bufera di neve

La "Sojuz 17,, torna sulla Terra in una violenta bufera di neve Ansia al termine dell'impresa sovietica La "Sojuz 17,, torna sulla Terra in una violenta bufera di neve Stanno bene i due cosmonauti dopo 30 giorni di permanenza nello spazio (Dal nostro corrispondente) Mosca, 9 febbraio. Dopo aver vissuto trenta giorni nello spazio, un primato assoluto nella storia della ricerca spaziale sovietica, i due cosmonauti di «Sojuz 17» sono tornati oggi alla madre terra, che li ha accolti con una bufera di neve, nebbia, vento fortissimo, tanto da rendere abbastanza difficoltoso l'atterraggio del veicolo spaziale. Quando «Sojuz 17» ha toccato terra, nel Kazachstan (Asia centrale) settentrionale nel cuore delle «terre vergini» che Kruscev fece dissodare vent'anni fa da migliaia di giovani «volontari», il vento soffiava a una velocità di 20 metri al secondo, l'altezza delle nuvole dal suolo era di 250 metri e la visibilità in orizzontale di soli 500 metri. Sballottati dal vento, nell'impossibilità di compiere qualsiasi manovra (l'ultima fase dell'atterraggio, una volta che si è aperto il paracadute, è completamente automatica), Aleksej Gubarev e Georgij Grechko hanno probabilmente vissuto i momen¬ ti peggiori del loro lungo viaggio spaziale proprio mentre esso stava per concludersi. Ma — secondo quanto riferisce la Tass — i due cosmonauti sono stati ritrovati molto rapidamente dalle squadre di soccorso e l'equipe medica che li ha immediatamente visitati li ha trovati « in buone condizioni ». Questo drammatico atterraggio è stata l'unica brutta avventura di una missione spaziale che, oltre a essere stata la più lunga, è stata anche la più tranquilla nella storia della cosmonautica sovietica. Ieri sera, nel corso dell'ultimo collegamento televisivo, Gubarev e Grechko avevano detto sorridendo che si trovavano ormai così bene a bordo della «Saljat» (la stazione orbitale che li ha ospitati per tutto questo tempo) che, tutto sommato, non avevano molta voglia di tornare a terra. A bordo della stazione orbitale, essi avevano trovato perfino una serie di strumenti ginnici — compresa 1 una speciale cyclette spazia¬ le — che avevano loro con- | sentito di fare quotidiana- i mente quelli che i due cosmonauti hanno definito «sani e divertenti esercizi fisi- ; ci ». Ma stamane, verso le 8 ora di Mosca (le 6 in Italia), Gubarev e Grechko hanno chiuso la loro confortevole casa spaziale dopo aver trasbordato sulla «Sojuz 17» — che per tutto il tempo era rimasta agganciata sulla «Saljut» — le apparecchiature scientifiche, le pellicole, il giornale di bordo. Alle 9 e 8 minuti, i due veicoli spaziali si sono staccati e alle 14 e 3 minuti « Sojuz 17 » ha toccato terra. La missione di «Sojuz 17» è stata probabilmente l'ultima impresa spaziale sovietica prima del volo congiunto con gli americani, fissato per luglio. Si è trattato, principalmente, di un test definitivo per il nuovo modello di «Sojuz», messo a punto proprio in vista dello spettacolare appuntamento nel cosmo con un veicolo «Apollo», guidato da tre astronauti degli Stati Uniti. P- S-

Persone citate: Aleksej Gubarev, Kruscev

Luoghi citati: Italia, Mosca, Stati Uniti