La Pro lavora per niente

La Pro lavora per niente La Pro lavora per niente Zero a zero al "Robbiano" con il Venezia- I vercellesi hanno attaccato per 90': un rigore negato, una traversa, occasioni sprecate - Grave incidente al neroverde Ronchi (Dal nostro inviato speciale) Vercelli. 2 febbraio. Quanto lavoro per nulla, per uno 0-0 che il Venezia avrebbe concesso volentieri alla Pro Vercelli risparmiandole e risparmiandosi ogni inutile lotica. L'tianimus pugnandi» dei nerooerdi effettivamente oggi era assai labile e proteso più che altro a frammentare il gioco, per impedire, a ogni costo, ai padroni di casa di avvicinarsi alla porta di Seda. A scanso di ogni rischio, dalla tre quarti campo in avanti i veneti preferivano falciare gli avversari, trattenerli per le maglie, fermare, quando necessario la palla con le mani. Le migliori occasioni così la Pro le ila avute su punizioni, la maggior parte dal limite, sui corner o sulle rimesse laterali. Per il resto l bianchi sono riusciti a rendersi pericolosi soltanto grazie alla pioggia di palloni che Sadocco ha indirizzato nell'area del Venezia con i suoi abili cross. Una luce nel deserto: il resto della squadra ho creato soltanto una pazzesca girandola di gioco. Una difesa non impegnata che contribuiva alla confusione di un centrocampo male organizzato. Ma il vero male della Pro è da ricercarsi net reparto avanzato, dove oggi era assente Maìoni, relegato per u?i infortunio in panchina, dove il neo acquisto Girol non ha affatto trovato l'intesa con i compagni accavallandosi spesso a loro nell'azione offensiva nella stessa zona del campo. Errori e sfortuna costringono dunque ancora una volta la Pro Vercelli a un risultato parzialmente negativo: un solo punto che non aiuta a migliorare la precaria posizione di classifica condannando i bianchi sin dalla prossima domenica a una lotta senza pause per non retrocedere. Non meno sfortunato del resto il Venezia che quattrio minuti dopo l'inizio della ripresa ha perso per un incidente di gioco lo stopper Ronchi. Per il giocatore purtroppo il campionato è terminato qui a Vercelli dove è stato ricoverato, presso l'ospedale S. Andrea, con una prognosi di 60 giorni (lussazione dell'anca sinistra), t'incìdente e avvenuto nel pieno dell'area dei veneti, quando per contrastare il diretto avversario Girol è ricaduto pesantemente sul terreno. Nell'occasione Girol, sfruttando un cross di Sadocco, aveva colpito di testa la traversa: Ronchi non era riuscito a saltare abbastanza in alto per colpire il pallone, ma nello scontro con Girol sì è sbilanciato ed è ricaduto per terra senza poter attutire il colpo con le braccia. Trasportato in barella fuori dal recinto, Franco Ronchi è stato traspor¬ tato con un'ambulanza all'ospedali cittadino. La traversa colpita da Girol è stata l'occasione migliore dei bianchi, ma già nel primo tempo, al 19', la Pro Vercelli sì sarebbe potuta portare in vantaggio, se l'arbitro pisano Redini, per il resto abile e preciso, avesse punito con il rigore, un malti evidentissimo di Rossi in area. Rossi aveva colpito d'istinto il pallone su uno spiovente dì Bonamoni e il suo fallo era stato messo indirettamente in evidenza dagli stessi compagni che assieme ai vercellesi avevano alzato le braccia, forse già pronti a reclamare per un si- bllo rimasto nel fischietto del direttore di gara. Due episodi che avrebbero potuto modificare il corso della partita, costrìngendo Il Venezia a modificare l'ostruzionistica condotta di gioco. Per ostruzionismo appunto era stato ammonito Ronchi, al 38, del primo tempo, e Spadetto a tre minuti dal termine. Sul taccuino di Redini è però finito anche un terzo veneziano: Castelletti, ammonito per gioco scorretto. Per il resto la cronaca vede un buon inizio di Rossi che al 7', dopu uno stretto dribbling, crossa un bel pallone per Guarnierì, l'ala di testa fa campanile, nessuno del compagni accorre. Rossi si droga dt dribbling e non sa più rinunciarvi sciupando spesso con il tocco in più l'occasione del cross. Al 28' un bel lancio di Rossi coglie Sadocco lanciato a rete: l'Interno si libera abilmente della guardia Ci De Cecco, ma tira alto di poco. I primi 45' si chiudono con un paio di anticipi di Jussich, sempre attento al controllo di Modonese. Al primo minuto de! secondo tempo uno scambio Rossi-Bonamoni-Rossi sì conclude con il tiro del capitano che sfiora la traversa. Un tentativo di Guarnierì al 63' e di Rossetti al 79' non hanno miglior fortuna. Dal 65' comunque sino al fischio finale la Pro batte una serie lunghissima di punizioni, la maggior parte delle quali sulla barriera o su! fondo. Cosi, dopo un anno di relax, la Pro si trova di nuovo nell'ambiente naturale del fondo classìfica. Squadra nata per la lotta, lottando ha sempre richiamato al Robbiano migliaia di tifosi. E' finito il tempo delle acque tranquille, arriva la bufera. Chissà che per i bianchi arrivi anche il gioco e qualche soddisfazione. Salvatore Rotondo Pro Vercelli: Castellazzi; Jussich, Balocco; Tarchetti, Codogno. Rossetti; Rossi, Bonanomi, Girol, Sadocco, Guarnieri. 12° Molli; 13" Merli; 14" Maioni. Venezia: Seda; Bisiol, Sabbadin; Bassanese, Ronchi (dal 49' Santarello), Castelletti; Bianchi, De Cecco, Spadetto, Rossi, Modonese. 12» Viale; 13" Frank. Arbitro: Redini. BOLZANO - SEREGNO 00 — Giusto pareggio fra Bolzano e Seregno a conclusione di una bella partita dominata dagli altoatesini, che però non sono riusciti a superare la difesa ospite. Il Bolzano, dopo un primo tempo un po' guardingo, nella ripresa ha preso d'assalto l'area avversaria ed ha sfiorato la rete in diverse occasioni obbligando il Seregno ad un duro lavoro difensivo. Vercelli. Il mezzosinistro Sadocco è stato il migliore in campo

Luoghi citati: Bolzano, Seregno, Venezia, Vercelli