Le squadre di calcio annunciano "Attueremo lo sciopero fiscale"

Le squadre di calcio annunciano "Attueremo lo sciopero fiscale""Disobbedienza civile,, anche nello sport Le squadre di calcio annunciano "Attueremo lo sciopero fiscale" (Dal nostro inviato speciale) Roma, 26 gennaio. «Lo sport italiano è arrivato ad un punto di rottura, rischia lo strangolamento: per evitare che resti soffocato abbiamo iniziato un'azione decisa». Con queste parole, che appaiono al tempo stesso un grido dì dolore e una vigorosa protesta, Artemio Franchi, presidente della Federazione italiana gioco calcio, ha ufficialmente proclamato oggi a Roma lo «stato di crisi» del football e di tutto lo sport nazionale. Ma ha pure «promesso battaglia » nei confronti delle autorità governative perché vengano poste in atto le iniziative necessarie per superare questo difficile momento, prima fra tutte lo «sgravio fiscale» nei confronti delle manifestazioni sportive. Per il momento le società cal¬ cistiche non verseranno allo Stato le quote previste da un sistema di tassazione che accomuna ('«contro ogni evidenza», dice Franchi) ì clubs sportivi agli enti commerciali aventi fini di lucro. Anche il calcio, dunque, ha scelto la strada della «disobbedienza civile». E Franchi, che ha preso la parola nel corso dell'assemblea della Lega nazionale dilettanti, svoltasi stamane in un albergo della capitale, ha invitato i rappresentanti dei clubs a «restare uniti» in questa azione «organizzata» in pieno accordo tra i dirigenti del calcio e quelli delle altre discipline sportive rappresentate nel Coni, U Comitato olimpico nazionale italiano. Ha spiegato, infatti, Franchi: «Nel corso dell'ultimo consiglio del Coni, il 19 di- cembre 1974, si è discusso del problema insieme con le altre 32 federazioni. All'unanimità si è deciso di assumere una posizione ferma: nessuno adempirà alle formalità previste in materia fiscale da una regolamentazione che noi riteniamo ingiustificata. Siamo convinti di aver ragione sul piano morale, siamo speranzosi di aver ragione anche sul piano giuridico». Dopo aver accennalo ai rap porti sempre difficili fra Stato e sport in Italia, Franchi ha detto: «La nostra intenzione è quella di creare un "ca: so", di proporre una "grana". Perché altrimenti non si risolve nulla, come abbiamo più volte constatato ». Dopo la «disobbedienza» si arriverà allo «sciopero»? Antonio Tavarozzi

Persone citate: Antonio Tavarozzi, Artemio Franchi

Luoghi citati: Italia, Roma