I terroristi neri amici dell'assassino che è fuggito, armato, dopo il delitto di Umberto Zanatta

I terroristi neri amici dell'assassino che è fuggito, armato, dopo il delitto Si sviluppano le indagini sulla sparatoria di Empoli I terroristi neri amici dell'assassino che è fuggito, armato, dopo il delitto (Segue dalla v pagina) sul direttissimo Torino-Roma. Ha 28 anni ed è il capo de « La Fenice », un gruppo neonazista. La fotografìa di Mario Tuti e quella degli altri quattro fu consegnata da un portoghese, Carlos Carvalho, ad un giornalista dell'Espresso pochi giorni prima che le bombe scoppiassero a Savona, uccidendo una donna e ferendo undici persone. Carvalho aveva detto al giornalista che le fotografìe gliele aveva date Salvatore Francia perché procurasse dei documenti. I cinque, sempre secondo le dichiarazioni del portoghese, volevano incontrarsi con altri camerati in Italia e organizzare una serie di attentati. Inoltre volevano riorganizzare il disciolto « Ordine nuovo », soltanto parzialmente ricostituitosi con la nascita di « Ordine nero ». « Mi hanno anche detto — aggiunge il portoghese — di non passare da Savona. Il giornalista non diede molto peso alle rivelazioni. Era il 15 novembre. Pochi giorni dopo, a dimostrare che purtroppo non si trattava di farneticazioni, a Savona scoppiavano le prime bombe. Ora, l'identificazione di Mario Tuti con il gruppetto per il quale Salvatore Francia attendeva documenti falsi, dimostra che il fascista che a Empoli ha ucciso i due agenti non è un estremista isolato, ma uno dei personaggi chiave della strategia della tensione. Ed è per questo che quando gli agenti sono entrati in casa sua per arrestarlo non ha esitato a far fuoco ed uccidere. Ed è per questo che sarebbe indispensabile catturarlo vivo. Umberto Zanatta A sinistra: la fotografia pubblicata dall'« Espresso ». A destra: Mario Tuti. Sono la medesima persona?

Persone citate: Carlos Carvalho, Carvalho, Mario Tuti, Salvatore Francia

Luoghi citati: Empoli, Italia, Roma, Savona, Torino