Dall'estrema destra le minacce allo Stato di Alberto Rapisarda

Dall'estrema destra le minacce allo Stato Reazioni politiche dopo i fatti di Empoli Dall'estrema destra le minacce allo Stato Oggi sciopero simbolico di 5 minuti di tutti i lavoratori per esprimere solidarietà alle vittime - Ancora critiche a Fanfani e al suo disegno per l'ordine pubblico - Gli attacchi più duri vengono dall'interno della de - La direzione del movimento giovanile chiede l'allontanamento del segretario (Dal nostro corrispondente) Roma, 26 gennaio. I lavoratori si fermano domani mattina per cinque minuti, su invito della Federazione sindacale, in segno di lutto per la morte del brigadiere e dell'appuntato di polizia di Empoli assassinati dal fascista Mario Tuti. I fatti di Empoli confermano ancora una volta che il pericolo per le istituzioni viene da destra. Questo è oggi il commento quasi unanime di giornali ed esponenti politici; è tempo di stroncare la minaccia fascista, altrimenti non potrà più esserci un'ordinata crescita civile nel Paese. L'ordine pubblico si difende combattento prima di tutto il fascismo, è l'opinione del democristiano Fracanzani, il quale è critico nei confronti del segretario del suo partito, Fanfani. Il quadro nel quale si inseriscono i fatti di Empoli « dimostra come sia grave che in certi settori della de e in certi settori del governo sia ritornata ad affiorare l'aberrante tesi degli opposti estremismi ». E' ormai dimostrato che sono nere le trame eversive, «per di più ispirate o coperte ad altissimo livello anche all'interno delle strutture dello Stato». Se non si denuncia chiaramente tutto ciò, «le generiche affermazioni contro i ribaldi di ogni risma appaiono quanto meno ambigue», ha detto Fracanzani alludendo probabilmente al programma di Fanfani per l'ordine pubblico. Socialisti e comunisti chiedono anche loro «decisione» contro i fascisti. «E' fin troppo chiaro che un programma d'ordine neutro, che trascura più o meno deliberatamente il grado di pericolosità della violenza fascista, è gradito a tutte quelle forze che al fascismo sono legate», scrive oggi VAvanti! Se si colpisse a fondo il fascismo in generale, come è obbligo costituzionale «le trame fasciste, i mandanti, i complici, i conniventi» scri¬ ve l'Unità, si rafforzerebbe anche «la lotta complessiva che deve essere condotta contro tutta la violenza e la criminalità comune». Le critiche a Fanfani del psi e del pei sono tuttavia meno dure di quelle che la opposizione interna democristiana muove al suo segretario. Nella de, turbata dalle recenti sconfitte elettorali subite da un anno in qua, c'è un malessere notevole che si concretizza nella richiesta di dimissioni di Fanfani, da parte delle correnti di sinistra. Oggi, a sorpresa, «l'immediata sostituzione di Fanfani» è stata anche chiesta dalla direzione del movimento giovanile della de. La mozione che illustrava «la indilazionabile necessità» di esonerare Fanfani non era stata votata dal consiglio nazionale giovanile per mancanza del numero legale, mentre è stata approvata dalla direzione con il voto anche di un fanfaniano. Alberto Rapisarda

Persone citate: Fanfani, Fracanzani, Mario Tuti

Luoghi citati: Empoli, Roma