I novaresi hanno trionfato (2-0) tra il fango del "Mompiano,,

I novaresi hanno trionfato (2-0) tra il fango del "Mompiano,,I novaresi hanno trionfato (2-0) tra il fango del "Mompiano,, Prezioso successo dei piemontesi contro il Brescia in un incontro molto interessante (Dal nostro inviato speciale) Brescia, 19 gennaio. Sul fango del Mompiano, il Novara vince perché capisce la partita prima del Brescia. Capisce, cioè, che su un terreno macchiato di pozzanghere, dove la geometria viene spezzata in giochi bizzarri, la palla deve essere calciata con forza, alta e di prima; che il movimento dev'essere fatto da chi non ha il pallone fra i piedi, che gli avversari, in attacco, vanno marcati stretti, senza lasciare mal varchi, che l'eleganza nel disimpegno e il disegno stilistico sono inutili in questo pomeriggio freddo e piovoso. Il Novara capisce tutto questo subito, con l'istintiva, lucida intelligenza del torero che, nell'arena, coglie in un solo sguardo i punti deboli dell'animale che è li per colpirlo e che invece, inevitabilmente, finisce per soccombere. E al 2', alla prima azione nel vivo, il Novara va in gol: Ghio a centrocampo stoppa e va via sulla sinistra in folle volata, poi, dalla linea di fondo, taglia all'indietro in area un bel pallone che scivola tra i piedi dei difensori. Turella, tutto solo, ringrazia, controlla e, di piatto, segna con facilità. Un gol che fissa la partita su schemi tattici di gran lunga favorevoli agli uomini di Seghedoni. Il Novara, in difesa, si muove oggi con Veschetti sul centravanti A'.tobeìli, una punta brava nel gioco alto, ma poco incisiva sotto rete, con Bachlechner sul tornante Salvi e con Udovlcich a spasso sulle fasce laterali dietro il pericoloso Bertuzzo. Una mossa rischiosa, che però in campo si dimostra vincente, visto che l'anziano difensore, generoso e tenace come non mai, cancella con l'anticipo ogni velleità dell'avversario diretto e praticamente, per tutto l'incontro, non fallisce un solo intervento. A centrocampo Carrera e Navarrinl, opposti rispettivamente a Casali e Jacolino, giocano arretrati, in posizione di centromedianl metodisti, pronti all'interdizione e al rilancio. Dieci metri più avanti, ma attenti a proiettarsi nel varchi che la difesa del Brescia, nel tentativo di alutare i compagni dell'attacco, rende sempre più larghi, stanno Del Neri e Ferrari, rispet¬ to al cui ritmo Fanti e Franzon fanno spesso la figura degli scolaretti. Ghio e Turella, infine, arretrano e puntano a rete, difendono e attaccano a seconda delle esigenze, si scambiano continuamente di posizione, sono sempre smarcati, leggeri, imprendibili. Il Brescia, invece, della partita non capisce nulla. Squadra razionale, elegante, bella a vedersi sui terreni asciutti, non capisce che sul fango deve giocare altrimenti, e anziché il lancio cerca l'appoggio laterale, la manovra corta ed elaborata, il dribbling, l'arrembaggio cieco in spazi ristretti. Franzon, cervello del complesso, tocca la palla di fino, rasoterra, ma anche quando il difensore non arriva, c'è la pozzanghera a tradirlo, il rimbalzo imprevedibile sull'erba bagnata; Jacolino, altro cursore del centrocampo bresciano, misura più volte il campo in tutte le dimensioni, ma I suoi furori e le sue frenesie sono senza sbocchi. Navarrlni (prova eccezionale la sua) lo attende in zona, gli soffia la palla e rilancia il contropiede costringendo l'esile centrocampista avversario a ritornare indietro.per ridare vita ad una nuova azióne. E cosi per tutta la partita. Spente le fonti di gioco, il Brescia in avanti non riesce a sfondare: Bertuzzo è ben controllato da Udovlcich, Altobelll da Veschetti. Non rimane che il cross nel mucchio, dove la testa di Vivian o il pugno di Pinotti sono più alti di tutto. Quando poi anche l difensori (cioè quasi subito) commettono L'errore tattico di chiudere un occhio nelle retrovie per cercare di dare aiuto alla barca che va a fondo, arriva il secondo gol, giusto premio all'intelligenza del Novara: Calzato, appena fuori area, anziché calciare in avanti, tocca corto a Botti; anche Botti tocca corto e Ghio gli ruba il pallone: scatto sulla destra, cross basso, stop e tiro di Turella, con stinco di Botti (doppiamente beffato) che inganna senza scampo il portiere. Sul 2-0 il Brescia è stordito, ma continua a non capire nulla. Attacca, è vero, per tutta la ripresa, forse potrebbe anche segnare un gol, ma è il Novara che conduce il gioco con manovre ariose e splendidi contropiede. Che poi non segni la terza rete, o la quarta, non importa. II toro ormai è là, nell'arena, con il collo abbassato e la lingua penzoloni, pronto per l'espada. Carlo Coscia Brescia: Borghese; Casati, Cagni; Fanti, Colzato, Botti; Salvi, Franzon, Altobelli, Jacolino, Bertuzzo. Novara: Pinotti; Veschetti, Bachlechner; Vivian, Udovicich, Ferrari; Turella, Carrera, Ghio, Del Neri, Navarrinl. Arbitro: Schena. Reti: Turella al 2'; Botti (autorete) al 30'. ATALANTA-FOGGIA 3-1 — L'Atalanta passa in vantalo al 26' quando, su punizione battuta da Vernacchla, Musiello, con una perfetta scelta di tempo, gira la palla all'Incrocio dei pali alla destra del portiere Trentini. Il Foggia pareggia al 34' su calcio di rigore battuto da Bresciani. Nella ripresa i bergamaschi spingono a fondo e passano in vantaggio al 15' con un tiro di Divina. Terza rete dell'Atalanta al 67' su calcio di rigore di Vernacchla. CATANZARO-BRINDISI 0-0 — Il Catanzaro ha perso una buona, occasione per fare un altro passo avanti verso la zona alta.

Luoghi citati: Brescia, Brindisi, Catanzaro, Foggia, Novara